Contraventu Book Performance Modica 29 ottobre

contraventu Contraventu. Appuntamento a Modica con Giuseppe Pappalardo

Contraventu sarà il libro di riferimento per la Book Performance di Giuseppe Pappalardo al Caffè Letterario di Modica,Palazzo della Cultura, sabato 29 ottobre 2016 ore 17:00, con Franca Cavallo e Grazia Dormiente. Intermezzi musicali del gruppo Muorika Mia, letture di Giovanna Drago. Sarà presente l’autore.

 

Iu campu a-ll’acqua e ô ventu
e nun mi ncagnu;
iu scinnu nzinu ô nfernu
e nun mi spagnu;
nun sugnu lupu
ma cantu a la luna;
nun sugnu focu
ma svampu e m’aḍḍumu.

Giuseppe Pappalardo (Pippo) è nato a Paternò nel 1945 e vive a Palermo dal 1968. Dopo gli studi classici si è laureato in Fisica. Ex-funzionario del Centro elettronico della Sicilcassa, da anni coltiva un forte interesse per il dialetto siciliano,lingua che ha approfondito su testi pubblicati dal Centro di Studi Filologici e Linguistici Siciliani e dall’Atlante Linguistico della Sicilia (Università di Palermo).

Ha pubblicato due raccolte di poesie dialettali: «Occhi ‘i pueta» ed. Aulino, Sciacca, 2012; «Di mia a tia» ed. I.L.A. Palma, Palermo, 2013. Inoltre ha pubblicato «Scrìviri – Una guida al dialetto siciliano» edito da Nuova
Ipsa, Palermo, 2014.
Ha ottenuto numerosi primi premi e altri riconoscimenti in concorsi letterari
siciliani e nazionali. Sue poesie e suoi articoli sono pubblicati su riviste culturali, anche online.È promotore di iniziative culturali volte a risvegliare l’interesse per il dialetto siciliano e la sua letteratura.

Nei componimenti di Pappalardo “si nota l’emergere di una tensione lirica che proviene da istanze creative lungamente maturate nell’intimità dell’anima, nel confronto con l’uomo contemporaneo, nella realtà di questa nostra complessa modernità. E lo stile stesso si è liberato da canzoni metrici non più e non sempre adeguati alla sperimentazione di nuove cifre di scrittura dialettale. Basti  – per questo – leggere i versi delle Canzuni, dove la vena poetica conquista spazio e priorità, pur tenendo conto delle motivazioni che l’autore provvede ad esporre, a proposito della tradizionale canzuna siciliana, in una nota collocata in appendice al volume, dove si confessa fedele ai modelli e alla metrica della classica lirica dialettale”. (dalla Prefazione di Salvatore di Marco)

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