La poesia di Rossella Piro è un infrangersi di bagliori dai molteplici riflessi come nelle tante sfaccettature di un brillante, così ricca di molteplici descrizioni di stati d'animo e di momenti della sua vita che sembrano mostrarci dei paesaggi interiori dai mutamenti repentini di una personalità sempre in evoluzione e in ascesa. In tutte le inquietudini, tipiche della profondità dell' “Essere prezioso”, sulle pagine del suo primo libro, danzano i versi come note su di un pentagramma, quasi a inneggiare quella fusione tra musica e danza di cui lei tratta in una delle sue poesie: “La Coppia della Vita”. Un comporre nell'unisono del “battito” e del “respiro”, velati di ombre e poi accecanti di luci, tutto con variazioni cromatiche e sfumature in bianco e nero contrastanti dei moti della vita. Ritmi e toni musicali in un unicum di gioia e dolori con l'eleganza crepuscolare e seducente dei novecenteschi “poeti maledetti”. Battito di voli di ali e di cuore nel rumore del vento o tra i sospiri delle sue emozioni, in un etereo incedere nel materico dolore umano. Rossella nel suo orizzonte attraversa con i suoi pensieri lo spazio e il tempo e ogni poesia sembra un ricordo o forse è un contemporaneo incanto dei sensi, riflessioni, viaggi nell'oceano della sua anima artistica che, come in Oscar Wilde, non conosce differenze tra l'arte nella vita e la vita in essere nell'arte, ma la sente un'opera d'arte, da plasmare alchemicamente con le sue emozioni.

[dalla Nota di Francesca Mezzatesta]