"Ogni storia è storia di libri, suggeriva maliziosamente Umberto Eco ne “Il nome della rosa”. Così è inevitabile la tentazione di accostare questo libro ad altri testi con caratteristiche simili. Non so. Mi viene in mente la famosissima lettera/poesia che Rudyard Kipling scrisse al figlio, sembra nel maggio 1910: “If”, (“Se”). La si trova nel capitolo “Brother Square Toes” del libro “Rewards and Fairies”, (“Ricompense e fate”). Nella lettera Kipling suggerisce al figlio una serie di raccomandazioni etiche, seguendo le quali l’esistenza assume un significato profondo. Ma, conclude Kipling: “E – cosa ancora più importante – sarai Uomo, figlio mio!” (“and – which is more – you’ll be a Man, my son!”).

Assonanze, certo. Ma io sono convinto che, leggendo le pagine di questo libro, questi versi di Kipling risuoneranno nella vostra mente, silenziosi e sottili, così come risuonano nella mia mente. Queste pagine, come quei versi, impartiscono una lezione di vita, intessuta da un affetto illimitato. Essere genitori, specialmente padri, ma anche madri, non è facile oggi. È un percorso difficile ed irto di ostacoli, dove spesso, per necessità, egoismo o stupidità, si perde l’orientamento e si smarrisce la strada giusta. Questo libro ci suggerisce una via ragionevolmente più sicura. Perché è una via che ha cuore."

[Dalla Prefazione di Giovanni Iannuzzo]