Attraverso i flutti del profondo del mare, giunsero all’isola
bellissima di dee,
ove le Esperidi abitano
di mare tutte d’oro...
(Stesicoro, P. Oxy. Frammento 6, Gerioneide)

No, non è vera questa diceria:
non salisti su navi dai bei banchi,
non giungesti alla rocca di Troia.
(Platone cita Stesicoro, Fedro, 243 a)

Di danze, scherzi e canti
Apollo assai si compiace.
Lutti e gemiti ebbe in sorte il dio della Morte.
(Plutarco cita Stesicoro, L’E di Delfi, 21, f)

[traduzione di Antonino Balsamo]

"Il passato non resta mai passato, non muore mai, non sopporta l’oblio, ma, come radice invisibile, dà linfa vitale al presente. Ma come è possibile far vivere il passato?
Roberto si è avventurato, attraverso un immaginario ed impossibile dialogo, a ridare vita a due grandi protagonisti della storia di Himera e di Thermae.
L’occasione di un recupero di questo passato glorioso gli viene fornita dagli affreschi di Vincenzo La Barbera, dipinti sulle pareti della Cammara picta della Casa Comunale di Termini Imerese, a cui Roberto con passione e competenza ha dedicato i suoi studi.
(...)
Stesicoro e Stenio raccontano del loro impegno attivo per il bene comune dei loro concittadini, l’uno con l’arma della poesia e l’altro con quella della politica attiva.
Dalle loro parole emerge tutta la passione per la difesa di valori irrinunciabili: la libertà, l’opposizione alla tirannia, il sacrificio di sé, la voglia di rialzarsi dopo la sconfitta.
Rievocando un passato senza nostalgia e rimpianti, esse risuonano come monito e incitamento all’azione per le nuove generazioni e i due protagonisti, orgogliosi del loro operare, si propongono, così, come icone di saggezza e coraggio, pur dentro la fatica di un quotidiano
che spezzava le gambe allora come adesso."  [Dalla Presentazione di Antonino Balsamo]

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