Da Napoli a Lampedusa. Il libro con la storia vincitrice del concorso "Raccontami Etor". Prefazione di Livio Sossi. Cordinamento editoriale di Giuseppina Ottieri e Totore Nilo
Cambiare il mondo da una panchina.
Eravamo seduti su una panchina in un parchetto del nostro quartiere alla periferia di Napoli, un piccolo pezzetto di verde restituito alla città. Totore ed io parlavamo di Etor. Amavo, e amo molto, questo piccolo bambino [disegnato da Totore Nilo, ndr] che si muove nella quotidianità urbana e, con un gesto bellissimo, per guardare lontano guarda quello che ha più vicino. Noi siamo usciti da quel parchetto e intorno c'era già "Raccontami Etor". A volte, per cambiare il mondo, basta alzarsi da una panchina e respirare l'odore del mare.
"Raccontami Etor" è un concorso letterario per Inventori di Storie, indetto il 24 settembre 2013 dall'ASD "il Fazzoletto di Perle", Associazione che promuove iniziative culturali e formative nell'ambito della zooantropologia e delle relazioni d'aiuto. Il concorso ha inteso promuovere il libro illustrato per l'infanzia come patrimonio di tutti e come volano per un cambiamento positivo e un arricchimento del contenuto della vita. Ha voluto inoltre offrire sostegno al progetto IBBY Italia per la costruzione di una Biblioteca per bambini italiani e migranti nell'isola di Lampedusa. Secondo l'augurio espresso da Deborah Soria, responsabile per Ibby del Progetto "Libri senza parole: dal mondo a Lampedusa e ritorono", "Lampedusa è la luna dove metti piede dopo aver sofferto tanto. I migranti vivono l'illusione di tutti i viaggiatori che tutto sarà più facile da Lampedusa in poi. Per questo deluderli, respingerli, rinchiuderli è così grave e traumatico! Per i bambini lo è ancora di più. Una biblioteca in un luogo del genere rappresenta una mano tesa. Io immagino che un bambino che attraversa il mare e trova un libro ad incontrarlo, delle figure, degli spazi per immaginare il futuro, proseguirà meglio il suo viaggio". Il concorso ha ottenuto, "per l'alta valenza culturale dell'iniziativa" il patrocinio del Comitato italiano per l'UNICEF dal Presidente Giacomo Guerrera, del Comitato Campania per l'Unicef dal Presidente Dott.ssa Margherita Dini Ciacci, del Comitato Sicilia per l'Unicef dal Presidente Prof. Umberto Palma, di Nati per Leggere Campania dalle Referenti Tiziana Cristiani e Stefania Manetti. L'elenco di questi prestigiosi patrocini, che onorano e rendono luminosa la nostra iniziativa, vuole anche essere un modo per ringraziare le persone che ci hanno dato fiducia credendo nel nostro progetto. La Giuria è stata composta da personaggi di rilievo nell'ambito della pedagogia, dell'arte, della letteratura per l'infanzia, della musica, del teatro: MAURIZIO CAPONE, musicista, attivo in numerosi progetti per bambini e ragazzi a rischio; TIZIANA CRISTIANI, Referente Nati per Leggere Campania; ROBERTO MARCHESINI, pedagogista, filosofo, etologo, fondatore della Scuola diInterazion e Uomo Animale e del Centro Stdi di Filosofia Postumanista; MARINA RIPPA, specializzata in linguaggi non verbali, drammaturgia del corpo, formazione dell'attore e pedagogia; CARMELA MAIETTA, giornalista. in rappresentanza dell'Unicef; MARIALUNA, bambina. Al concorso hanno partecipato 52 autori di storie. Cinque sono state le finaliste: Daria Cacciotti, Angelica Del Vecchio, Barbara Marelli, Maria Laura Mura, Cristiana Pezzetta. Menzione speciale, per l'originalità e l'inventiva, alla storia "i polpi tristi" di Andrea Della sala. La premiazione della vincitrice Cristiana Pezzetta è avvenuta il 20 marzo 2014 presso il punto.Lettura Nati per Leggere Campania, al PAN, Palazzo delle Arti Napoli. Al concorso è stata collegata una raccolta fondi per la Biblioteca di Lampedusa e sull'isola siamo stati presenti nella settimana mondiale del Fanciullo dal 15 al 22 novembre 2013 con Ibby Italia, insieme ad ARCI, Amnesty International, AITR, Legambiente, Terre Des Hommes e Libera. La casa editrice Edizioni Arianna ha sostenuto con coraggio dall'inizio il nostro progetto, e con lei il luminoso professor Livio Sossi. A tutti quelli che hanno nutrito le speranze nostre, e di quanti credono che cambiare il mondo sia possibile, va la nostra profonda riconoscenza.
Giuseppina Ottieri
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