Come raccontare la magia delle parole, di Carmen De Stasio. Presentazione a Lecce Stampa

Lecce, Venerdì 5 giugno 2015, ore 18,30,
   
Libreria Adriatica, Piazza V. Aymone (Porta Napoli) 

  Carmen De Stasio, autrice del libro  

 

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 incontrerà i presenti. 

  Interverranno
 Annarita Miglietta – Docente di Linguistica Italiana - Università del Salento 
Pierfranco Bruni
Scrittore, saggista, Responsabile Progetto Etnie MiBACT,
 Candidato al Premio Nobel per la Letteratura     

 

    Dalla Prefazione di Franca Alaimo:
"
Caratteri di stampa cubitali, grassetto, onomatopee, neologismi, fanno immediatamente pensare all’uso che ne fecero i futuristi con un intento rivoluzionario, esasperato da forti coloriture ideologiche, nei confronti della tradizione tout court. Ma se una volontà di rottura c’è nell’atto scrittorio di Carmen De Stasio, essa va ricercata soltanto in una perfetta coincidenza fra l’elaborazione di una poetica del tutto originale e la percezione profonda di un io che, narrandosi all’interno di quella, travolge, per prima cosa, il concetto tipicamente occidentale di un processo conoscitivo basato sulle coppie di opposti, (…)

E se, dunque, i futuristi hanno solo suggerito a Carmen, che vi aggiunge altre deliziose, volutamente infantili soluzioni grafiche grazie all’uso del computer, certi strumenti espressivi, una tale novità di appercezione del proprio sé e della sua relazione con il mondo mi sembra avere come figura di riferimento quella di Virginia Woolf.

Nella letteratura la De Stasio entra con un suo passo narrativo inconfondibile, caratterizzato dall’abbondanza di immagini, dalla fluidità della struttura sintattica, e dalla musicalità sottolineata dalla presenza, all’interno dei periodi, di rime, assonanze e consonanze e perfino di metri, (…) come nella poesia, i suoi simboli e oggetti magici gettano ponti fra cose distanti e le metafore aggiungono immagini alle immagini scovando affinità impensabili, il nascosto legame ‒ Carmen De Stasio rende omaggio ai suoi maestri di cerimonie poetiche, tra i quali il romantico Byron."