Autore: Marcella Alletti, Maria Corlevich
Non più gattopardi: i siciliani sono invitati ad abbandonare il vecchio stereotipo culturale della sottomissione alla cultura del dominio aristocratico e mafioso.
Si tratta di una rivoluzione culturale che introduce nel libero mercato il valore della consapevolezza critica dei consumatori, allo scopo di indurre i produttori e i distributori di beni e servizi a liberarsi dei parassiti che bloccano il libero sviluppo e le libere compravendite.
Qui si racconta come Addiopizzo, associazione che contrasta la mafia invitando i cittadini a privilegiare nei loro acquisti quei negozi che si rifiutano di farsi “proteggere” dalla criminalità, abbia chiamato la scuola ed essa ha saputo rispondere con tutto il suo bagaglio di professionalità maturate nel campo dell’educazione alla legalità negli anni precedenti.
Il pregio di questo libro è che si viene a contatto con esperienze di laboratorialità, ripetibili e da cui potersi liberamente ispirare per ulteriori sviluppi di creatività didattica.
Il progetto educativo include infatti tutta la pluralità dei linguaggi, in aderenza alla molteplicità delle intelligenze: linguaggio verbale, grafico-pittorico, musicale, fotografico, dello slogan, del giornalino, plastico. Linguaggio esercitato dalle tante formiche che possono agire nella scuola, allievi e professori, liberati e liberantisi dall’ipocrisia del gattopardismo.
La scuola qui, con un approccio che fa leva sull’apprendimento cooperativo,grazie alla pratica dell’insegnamento degli allievi più grandi verso i più piccoli, si fa maestra di vita, grazie anche all’incontro con i privati operatori economici e sociali che si muovono per un’economia libera dalla mafia.
E il testo potrebbe essere adottato non solo per le normali attività teoriche, ma anche un ottimo vademecum di orientamento tutorial nei progetti di alternanza scuola-lavoro, qualora si volessero scegliere come partner di tirocinio, imprese che non pagano il pizzo.
La scuola si propone come motore di cambiamento nell’alleanza con le avanguardie etiche della società civile, per il suo miglioramento continuo nell’ottica della qualità.
Grazie a quell’allievo che nel settembre 2005 chiamò Marcella Alletti sua ex professoressa:
– “Ehi, Marci, hai sentito parlare di addiopizzo?! Sicuramente io avrei pensato a te, ma stavolta a chiamarti in causa è un tuo ex alunno … ti ricordi di U.F?”.
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