Descrizione
Titolo: Cucina divina
Autore: Angheli Zalapì
Editore: Edizioni Arianna
Pagine: 108
Prezzo: € 15,00
ISBN: 9788889943564
Luogo di pubblicazione: Geraci Siculo
Anno pubblicazione: 2010
Corredo iconografico:
Le incisioni (a corredo di ogni pagina del libro) sono tratte dal volume di Pietro Andrea Mattioli, Commentarii in sex libri Pedacii Dioscoridis Anarzabei de Medica materia…, Venezia 1565.
Le incisioni (a corredo di ogni pagina del libro) sono tratte dal volume di Pietro Andrea Mattioli, Commentarii in sex libri Pedacii Dioscoridis Anarzabei de Medica materia…, Venezia 1565.
In copertina:
V. Irolli, Ritratto di Angelina Zalapì Morra di Campobianco, Palermo, collezione privata.
V. Irolli, Ritratto di Angelina Zalapì Morra di Campobianco, Palermo, collezione privata.
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Perché voi tutti possiate godere delle memorie culinarie di mia nonna, vi faccio omaggio di questo libro nel quale ho trascritto fedelmente il suo vademecum di cucina. Parecchie ricette sono di famiglia; altre sono state suggerite da amiche e parenti, come si intuisce dai nomi che a volte si accompagnano alle pietanze. Vogliate scusarmi se in alcuni casi sono assenti gli ingredienti o le istruzioni relative alla preparazione: è la nonna che ha omesso. Ma se siete suoi degni discendenti e se avete ereditato la sua maestria, non mancherà al vostro intuito saper sopperire a queste mancanze.
Non me ne vogliate, inoltre se ho arbitrariamente aggiunto due pietanze a me particolarmente care che, forse per essere talmente abituali in casa della nonna, non compaiono nel suo taccuino: la mitica Carne piatta, secondo il nome che avevo dato da bambina a questo squisito arrosto glassato, e la Zuppa inglese meringata, immancabile in occasione delle feste di mia zia Matilde.
Riporto infine, in appendice, alcuni piatti del padre di mia nonna, Domenico Morra di Campobianco, artista, collezionista di pittura e cultore della buona cucina.
Molte ricette contenute in questo volume fanno parte della più antica tradizione culinaria di Sicilia, con particolare riguardo ai paesi delle Madonie. Per queste ragioni il libro possiede un valore storico, oltre che affettivo, carattere che ho voluto conservare, rispettando il lessico dei manoscritti e intervenendo soltanto nel caso di annotazioni estremamente estemporanee. Proprio nei giorni in cui la dieta mediterranea entra a far parte del Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità, la pubblicazione di questo libro assume un significato attuale, che spero possa contribuire a valorizzare un aspetto importante della nostra storia.
Angeli Zalapì, Premessa.