Giuseppe Antista è dottore di ricerca in Storia dell’Architettura e docente di Storia dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo; dal 2012 è stato assegnista presso l’Università di Palermo e ha tenuto corsi presso l’Università di Palermo e Catania (sede di Siracusa); fa parte della redazione della rivista Lexicon. Storie e architettura in Sicilia e nel Mediterraneo e del consiglio scientifico dell’Istituto Italiano dei Castelli. È intervenuto in numerosi convegniinternazionali e seminari di studio (Oslo 2011, Perugia 2015; Padova 2015; Constantine 2016; Nantes 2017); i suoi interessi prevalenti sono rivolti all’architettura e all’arte siciliana tra Medioevo ed età moderna, con riferimento al ruolo della committenza, ai materiali e alle tecniche costruttive. Oltre alle monografie Architettura e arte a Geraci. XI – XVI secolo (2009); Le cupole in pietra d’età medievale nel Mediterraneo. Sicilia e Maghreb (2016); La committenza dei Ventimiglia a Cefalù: città e architettura, 1247 – 1398 (2016), ha curato i seguenti volumi: Belice 1968-2008: barocco perduto, barocco dimenticato (con D. Sutera, 2008); Alla corte dei Ventimiglia. Storia e committenza artistica (2009); I tesori architettonici nel Parco delle Madonie (2011); Le scale in pietra a vista nel Mediterraneo (con M.M. Bares, 2013); Paesaggi e architetture nei disegni di Eugène E. Viollet-le-Duc: le voyage en Sicile (con F. Scibilia, 2016); Accademia di Belle Arti di Palermo. Le collezioni del patrimonio (2018).