Descrizione
Autore: Stefano Lanuzza
Anno pubblicazione: 2012
L’ISOLA UNIVERSALE è la Sicilia, “luogo paradigmatico della letteratura italiana (dalla Magna Curia ai Verga, De Roberto, Pirandello, Tomasi di Lampedusa, Vittorini, Quasimodo, D’Arrigo…) come dell’intera storia della nostra nazione, alludendo all’anima ‘solare’ dialogante con quella ‘lunare’, al vitalismo coniugato con la malinconia, all’atteggiamento intellettuale ravvivato da quello emozionale, all’insularità aperta all’universale,…”
Questo libro è una sintetica ricognizione in prospettiva comparatistica intorno all’opera imponente di Ignazio Apolloni, protagonista di una “tradizione letteraria del nuovo” che ha le proprie radici, oltre che nell’impegno politico culturale dell’Antigruppo Siciliano, nell’esperienza delle dinamiche postfuturiste e della “singlossia”, d’inedite forme della favola e del racconto, di singolari Lettres d’amour e Detectives stories; fino alla trilogia narrativa composta da romanzi di grande respiro come Gilberte (1955), Marrakech (2006) e Lady Macbeth (2008).
Ignazio Apolloni è nato (1932) ed è morto (2015) a Palermo, città dove ha stanziato il proprio baricentro domiciliare a partire dal 1965, dopo varie residenze a Torino, Roma, Parigi, New York, Los Angeles e reiterati viaggi attraverso le sempre meno remote sfere geografico-culturali della Siberia, del Maghreb, della Somalia, dell’Etiopia, della Palestina o d’Israele con l’antica città di … Apollonia posta sulle coste mediterranee della piana di Sharon.
Ignazio Apolloni stenta a corrispondere alla nota distinzione di Sciascia a proposito dei siciliani che lasciano l’Isola e dei siciliani inguaribilmente sedentari.