Gandolfo Librizzi a Polizzi Generosa

L’essenziale è vivere.
Presentazione al PARCO DELLA MUSICA

Sabato 1 febbraio 2025 ore 17.00
AUDITORIUM
PIAZZA SAN FRANCESCO 1

Gaetano Bellavia (assessore comunale), Piero Di Pasquale (giornalista) e Arianna Attinasi (commento musicale, Edizioni Arianna) presenteranno il libro L’essenziale è vivere, di Gandolfo Librizzi, che interverrà e firmerà le copie.

Qualche assaggio:

Segno delle anime grandi: scrivere a mano. Così si è costretti a essere sinceri. Dalla testa direttamente sulla carta, non un copia e incolla. Scrivere ti obbliga a cercare, pensare e trovare quell’unica e sola appropriata parola per esprimere quel che sei. E’ il frutto esterno ed eterno del pensiero, simile allo scorrere del sangue. Tenere sempre con sé un quaderno, un’agenda. Annotare anche una sola parola. Questo esercita la volontà del pensiero: essere se stessi, diventare quel che devi.

Giovedì 18 ottobre 2018, h 7.35
[pag. 237]

Tutto si compie in questi due termini: alfa e omega. Tutti siamo avvolti da questa inquietudine dell’esistenza nel mentre svolgiamo le più disparate cose. Coinvolti e avvolti come siamo dal lento e inesorabile procedere verso la fine, l’omega finale che ci attende,

Lunedì 28 marzo 2017, 6.30 – Roma
pag. 161

Mosca, Piazza Rossa, cuore dell’impero, zarista prima, del soviet dopo. Giungervi quando tutto è finito, vent’anni dopo l’ammaino della bandiera rossa dalla cupola del Cremlino, non dà l’idea di cosa sia stato, per i destini del mondo intero, in un senso o nell’altro, questo centro geografico politico. Oggi sembra tutto così naturale, una cartolina per i turisti: la splendida cattedrale di San Basilio sullo sfondo e le mura del Cremlino a delimitarne il perimetro con al centro ancora l’inamovibile Mausoleo. Eppure , per un lungo periodo, ma non mai abbastanza (anche l’impero romano, infine, crollò, come anche i tanti altri che la storia ricordi, o come quelli scomparsi senza lasciare quasi nessuna traccia del loro passaggio), qui albergò l’idea massima che l’umanità potesse conseguire il sogno dell’uguaglianza così da rendere tutti felici. Tuttavia, un’uguaglianza tradita nei suoi fondamenta. Negando la libertà nessuna uguaglianza può essere mai realizzata, ammesso che essa sia l’assoluto fine dell’umanità. Così, morendo il potere che ha incarnato e imposto questa idea distorta di uguaglianza dall’alto è morto pure il sogno imperituro di una umanità veramente solidale.

Giovedi 19 maggio 2011, h 1.00 – Mosca
[pag. 51]

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