Cruciano Runfola, Oltre il Finito. Alla ricerca della Stella Polare

Il poeta Cruciano Runfola presenterà a Cerda la sua raccolta Oltre il finito. 10 settembre Piazzale dell’Istituto Comprensivo Luigi Pirandello.

Giovedì 10 settembre alle ore 17 il grande spazio antistante la Scuola Media di Cerda fungerà da Auditorium per l’ascolto e il commento della sagace parola poetica del prof. Cruciano Runfola, autore del libro Oltre il finito.

Promuoveranno e presenteranno al pubblico il libro, che gode della coltissima prefazione di Franco Li Pomi, tantissime personalità del mondo della scuola, dell’associazionismo, della cultura, dell’arte, dei media, nonché le autorità amministrative e religiose.

Porgeranno i loro saluti il Sindaco Salvatore Geraci, e il suo vice Salvatore Cicero; i parroci Don Giorgio Scimeca e Don Massimiliano Purpura; ì presidenti delle associazione culturali Armonia, CerdAccanto, Fiordaliso, Ciao Marianna, I Carrettieri, il Marchesato.

Interverranno i dirigenti scolastici Clorinda Coppa (I.C. Cerda) e Fabio Angelini, la vicaria dell’ I.T.E.E. di Cerda Rosaria Migliore, il regista Romano Bosich, il romanziere Vincenzo Muscarella, con Arianna Attinasi (Edizioni Arianna) e il Poeta autore del libro.

L’evento sarà coordinato da Benedetta Desirèe Parisi.

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“Ho incontrato la scrittura di Cruciano Runfola nell’estate del 2015 quando un amico mi diede una copia di Nel silenzio di una luce fioca, la sua prima raccolta di poesie.
Ricordo di aver letto subito alcune poesie del libro e di avere avvertito il bisogno di fermarmi a rileggerle per comprenderne la trama logica, sfuggente ma seduttiva. La rilet- tura confermava le mie difficoltà a mettere insieme in modo coerente i tanti stimoli che sprigionavano dalle parole, dai versi o dall’intero testo.
Mi era evidente lo scavo introspettivo, il profondo bisogno di una auto-narrazione del sé e la intermittente dimensione lirica della poesia.
Mi soffermavo a riflettere sul lessico e mi giungevano lontani echi di Foscolo (“Vita aeterna”), di Leopardi (“Contatto con l’infinito”), di Pascoli (“IX Agosto”), di Ungaretti (“Menphis, Egitto, 1250 a.c.ca. Rive del Nilo”), di Dante (“Durante”), di Omero (“Ettore vs Achille”), di Virgilio (“Melibeo”) della Bibbia (“Giuda torna a casa”), ma anche cenni di personaggi cinematografici (“Birdman”), di cartoni animati (“La sfilata di Spiderman”), di mitologia greco-latina, di polemiche paesane, di impegno sociopolitico (“Le stanze del presidio”). Mi chiedevo il perché dell’utilizzo di piccoli frammenti di testi 
letterari famosi (che richiamavano alla memoria scie seman- tiche già cristallizzate nei ricordi di tutti) o l’uso di singole parole (con “scarto” semantico già rubricato nella poetica di grandi autori); mi chiedevo il perché dell’inserimento di lessico aulico che doveva fare i conti con il dialetto siciliano e con il linguaggio della quotidianità, sicuramente premi- nente in tutti i testi dell’autore…” [Dalla Prefazione di Franco Li Pomi]

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