Il libro di Giuseppe Vetri ne riporta la corretta memoria:
fucilato dai nazisti il 9 giugno 1944.
Presentazione a Geraci Siculo
del libro
Viva l’Italia libera. Tenente Vincenzo Cascio. Siciliano antifascista partigiano:
Martedì 20 agosto 2024
Centro Socio-Culturale Via Vento
ore 18:00,
con: Luigi Iuppa, sindaco del Comune;
Arianna Attinasi, per la casa editrice Edizioni Arianna.
Interverrà l’Autore Giuseppe Vetri.
Come nasce questo libro, l’ottavo della collana EROI DI SICILIA?
“La sera del 14 dicembre 2019, un sabato – scrive nella premessa il prof. Vetri – ricevo una telefonata da un numero con prefisso toscano. Una voce adulta con leggera inflessione fiorentina si presenta come professore Giovanni Cascio e mi informa che il padre, Tenente Vincenzo Cascio, era nativo di Geraci Siculo. Domanda se quel nome mi dica qualcosa. Si, molti anni prima una strada di Geraci Siculo era dedicata a questo ufficiale caduto nel corso della guerra 1940-45. Sono le poche notizie apprese nell’infanzia dagli anziani e dalle maestre. Ricordo però un particolare: quasi tutti i nomi di vie e vicoli erano scritti con vernice nera sui muri degli edifici, mentre il nome “Via Tenente Vincenzo Cascio” era inciso su una lastra di marmo grigio e ripassato con vernice nera.
dalla Premessa dell’autore
(…)
Il professore continua dicendo che alla fine del secolo scorso il nome è stato sostituito da “Via dei Greci”, cambiamento di cui i familiari non sono stati informati. Mi parla di suo padre e intuisco che, dietro quel nome e cognome, c’è una vicenda importante.
Chiede se mi possa occupare del Tenente Cascio al fine di riabilitarne la persona e l’esistenza e nel contempo sensibilizzare l’Amministrazione comunale a creare un segno materiale all’interno dell’abitato che ne ricordi la persona e l’operato.”
Nel corso della telefonata – scrive ancora ancora Vetri – il professore Giovanni Cascio manifestava il suo dolore per le “dicerie che sostengono l’adesione di suo padre alla Repubblica Sociale Italiana ossia alla repubblica di Mussolini. Ad amarezza si aggiunge amarezza”.
(…)
E conclude col dire:
“Mi rendo disponibile a preparare uno scritto sul Tenente Cascio al fine di motivare all’Amministrazione comunale in carica la richiesta di riesaminare quanto chiesto nell’anno 2000 dalla famiglia Cascio. Qualche giorno dopo ricevo i documenti promessi dal professore e l’elenco di quelli in suo possesso. La sera stessa e nei giorni seguenti esamino quanto ascoltato e concludo che su tale vicenda occorra fare chiarezza.
Nei mesi successivi cerco di sapere quali notizie circolino a Geraci sul Tenente Cascio e le persone contattate confermano le dicerie riferite dal professore. Mi limito a informare sinteticamente i miei interlocutori che Cascio è caduto ucciso dai nazisti e risulta in più scritti come patriota e partigiano.”
Il libro gode delle Prefazioni di Luigi Iuppa (Sindaco del Comune di Geraci Siculo) – Armando Sorrentino (Vice presidente provinciale ANPI di Palermo) – Nicia Pagnani (Presidente Comitato provinciale ANPI Ancona, Coordinatrice regionale ANPI Marche.
Postfazione di del prof. Giovanni Cascio Pratilli (figlio dell’Eroe).
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