Descrizione
In Sicilia, e più genericamente nell’Italia centro-meridionale, la banda è a musica: la Musica per antonomasia. Musicanti sono di conseguenza chiamati coloro che, avendo acquisito la competenza di sunari a musica (suonare musica, cioè “eseguire musica scritta”), prestano opera in questi particolari complessi strumentali. Come riferisce un pastore messinese, abile suonatore di flauto e di canna, ci sono i sunatura (suonatori) e i musicanti, ponendo un chiaro e consapevole discrimine fra u sonu (“il suono”), che rientra nel complesso di saperi trasmessi per via orale da una generazione all’altra, e a musica, percepita invece come forma espressiva “altra”, magari “superiore” (forse anche perchè attraverso l’autorità della scrittura si sottrae al rischio dell’oblio), ma comunque accolta con affettuosa familiarità entro il proprio orizzonte esistenziale.
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Rilevante è ancora oggi l’attività bandistica in Sicilia, a dispetto di tante difficoltà economiche e organizzative. Le bande sono chiamate soprattutto a esibirsi nell’ambito di ricorrenze fesyive, questue finalizzate alla raccolta di fondi per finanziare le feste, cortei processionali, celebrazioni commemorative, matrimoni e funerali (meno frequenti che in passato sono i concerti su palco o in teatro). Il repertorio è costituito da musiche scritte appositamente per banda (marce, concerti o variazioni per strumento solista e complesso bandistico, per lo più composte dagli stessi maestri-direttori), da elaborazionidi brani del repertorio lirico-sinfonico, da “canzonieri” comprendenti ogni sorta di motivi di successo e da un ampio numero di melodie di circolazione nazionale e internazionale ma che si sono depositate nella memoria locale, fino a essere considerate “tradizionali” ed essenziali allo svolgimento di determinate azioni rituali.
[dalla Prefazione di Sergio Bonanzinga]