Piano Battaglia: un diritto negato – Santina Albanese

” Il comprensorio sciistico di Piano Battaglia, che nel panorama della Sicilia Occidentale rappresenta l’unico polo naturale dove poter praticare gli sport invernali – mentre, a livello regionale, è la seconda stazione dopo l’Etna – ha attraversato, nel corso del tempo, numerose vicissitudini amministrative e giudiziarie che ne hanno spesso paralizzato l’attività tanto da far dubitare della sua stessa sopravvivenza.
La pratica dello sci alpino e dello sci da fondo sulle Madonie era già noto, tra le Comunità locali, da tempo immemore, ma è solo tra il 1960 e il 1965 che si manifestata, in concreto, la volontà di utilizzare il Monte della Mufara (per tutti “la Mufara”) in località Piano Battaglia per una pratica sportiva intensiva, con conseguenti effetti commerciali, installandovi degli impianti di risalita a fune (il vecchio Skylift).
Si deve alla tenace volontà di alcuni ardimentosi appassionati della montagna1, il tracciato degli impianti di risalita e delle piste da discesa, per la pratica dello sci alpino, e la costituzione della prima società – la SIRMA – per la costruzione e la gestione degli impianti (anno 1965/1968), per i quali venne richiesta ed ottenuta una concessione
trentennale.” (…)

[Dalla Introduzione ai lavori del convegno]