Descrizione
Tenente Vincenzo Cascio. Siciliano antifascista partigiano
Prima di aver letto questo preziosissimo libro nel quale il prof. Giuseppe Vetri ci ricostruisce, e ci rassegna, la storia del “Tenente Cascio”, a cui fino a tre decenni fa era intitolata a Geraci Siculo l’attuale “Via dei Greci”, non sapevo che egli, all’indomani dell’8 settembre del ‘43, anziché arrendersi ai tedeschi, avesse scelto di “mettersi a disposizione per la libertà della Patria, principale dovere di ogni ufficiale”, seguendo l’invito rivoltogli con queste parole dallo zio Francesco, “il grande ufficiale Cascio”, e fosse caduto da eroe partigiano. Fucilato dai fascisti a Fabriano, a soli trent’anni, il 9 giugno del 1944.
Nei confronti della sua memoria tutta la comunità geracese è colpevolmente e politicamente in debito, a partire da quel lontano 1946, anno in cui viene adottata su richiesta del C. L. N. di Fabriano, tramite la Prefettura di Palermo, la delibera di inserire il nome di Vincenzo Cascio nella toponomastica locale. Delibera alla quale non viene però data alcuna esecuzione fino al 1960, anno in cui si provvede a intitolare al “caduto” Ten. Vincenzo Cascio la via che già si chiamava “dei Greci”, “cittadino di questo Comune immolatosi eroicamente nella lotta contro il nazifascismo”.
Nel 1994 purtroppo, una delibera consiliare riporta al suo antico nome la suddetta via.
Tra le possibili spiegazioni di quello che oggi appare indiscutibilmente come un grave fatto, e cioè la decisione di ricondannare all’oblio la memoria del giovane martire, caduto per la libertà della nazione, tale scelta sembra essere legata alla profonda convinzione diffusa nell’anima popolare che egli fosse morto sì in guerra, ma da fascista.
Convinzione da considerare come una vera e propria “leggenda metropolitana”, una falsa narrazione comunque, che ha provocato però un errore decisionale, sicuramente sì non doloso, ma quanto meno illogico per difetto di motivazione.
Per fortuna la pubblica amministrazione può rimediare ai suoi stessi errori.
Provvederemo senza alcun dubbio.
Lo promettiamo alla famiglia del Tenente Vincenzo Cascio, all’Autore della presente onesta e documentatissima ricerca storica.
Lo promettiamo all’ANPI regionale e nazionale, con le dovute scuse alla memoria collettiva globale e locale.
Luigi Iuppa, Sindaco del Comune di Geraci Siculo.