La festa nata da una poesia diventata canzone.
Benessere in Montagna.
All’interno della manifestazione ci piace segnalare quest’anno l’organizzazione del convegno sul tema della qualità della vita in uno dei borghi più belli d’Italia, dal titolo: Benessere in Montagna.
Si terrà nell’aula consiliare del Comune di Geraci Siculo domenica 26 maggio alle ore 17.00.
Dibatteranno, come si evince dalla allegata locandina, da un lato i geracesi Luigi Iuppa (sindaco del Comune), Marianna Giaconia (avvocato), Antonio Giovanni Minutella (in rappresentanza della casa editrice Edizioni Arianna ideatrice della Festa); e dall’altro prestigiose personalità residenti in altri contesti territoriali, vicini e lontani: Luciano Azzolini (veterinario dirigente ASL Trento), Francesca Cerami (Istituto Dieta Mediterranea), Sebastiano Mannia (Antropologo, Università di Palermo), Paolo Patruno (CLITRAVI Associazione europea lavorazione carni), Francesco Nicoletti (Assessore alla Crescita territoriale del Comune di Caltanissetta e promotore del “Primo Parco Mondiale dello Stile di Vita Mediterraneo“, del quale – detto per inciso – è Partner anche Edizioni Arianna).
Partecipa all’evento la Consulta Giovanile del Comune.
La Transumanza, quale pratica pastorale sicuramente ha molto da dire nell’ambito dello Stile di Vita Mediterraneo, e ci auguriamo che la Festa inventata a Geraci Siculo, con lo scopo di celebrare una delle più ancestrali pratiche culturali materiali, possa fungere da esempio ecologico di economia sostenibile, in alternativa culturale agli incombenti pericoli provenienti dalla diffusione del cibo artificiale
Questa notte senti passare mucche,
campane mosse dai passi.
Musica antica, penetra, prende.
C’è pure l’abbaio del cane
d’appresso.
Si sgavita la montagna il 24 maggio
non si sa da quanti secoli.
Transumanano mandrie dalla marina
vanno ad usare il civico pascolo
del monte, dopo quello invernale
del bosco basso.
Erba nuova.
Zefiro torna ancora a prendersi l’anima
degli osservatori,
a dar cibo alle bestie, e fresco-caldo
sole. E fiori, e profumi d’alastri,
di ginestre. Zefiro viene a maggio
da noi, così alti.
ha un sapore particolare, che allieta
la vita al pastore che perso
la ‘ncirata e le pelli di capra sopra
i calzoni.
Zefiro, che le automobili non vedono mai,
perché mangiano sempre la stessa benzina.
Né belano.
Né faranno domani i salti della mosca,
(col caldo che s’aspetta) come i vitelli.
Questa notte s’odono buoi
sonanti in lontananza
dentro i ruscelli ancora vivi e
che scrosciano; ed alle cui rive mangiano
e bevono e campano i nostri animali.
Questa notte, dei dispiaceri della
politica
non ce ne importa nulla,
immersi come siamo a pensare
che domani c’è la messa delle mucche
e delle pecore e delle capre e delle giumente
tra i faggi,
o tra le distese aride, verdi.
Zefiro apre la nostra terra al cielo.
Ora sappiamo che è finita per quest’anno
la rabbia dell’inverno. Viene
il segnale della libertà.
Non più televisione di Stato
né Berlusconi, la sera.
Andremo a nutrirci di tempo notturno condito
del suono del fiato dell’aria,
(i montanari coltivano l’aria) ricchezza
del mondo, oltre le fiamme
di Sabra e Bhopal.
Con le donne.
Ed anche coi vecchi e i bambini.
Dei sacerdoti di Reagan ne facciamo a meno.
Ci basta sopportare
le fatiche invernali. Qui c’è una luna
indisposta ad amare i potenti.
Quelli che ama siam qui,
piccoli, chiusi alle guerre stellari,
aperti,
al solletico fioco tempo
di cielo.
Chiusi all’inferno.
[Pietro Attinasi, in Bella Europa, a cura di Nina e Nat Scammacca, Coop Antigruppo Editrice, Trapani 1989]
[Arianna Attinasi, https://edizioniarianna.it/shop-on-line/sorridero-al-tempo-cd-arianna/].
Scopri TRANSITUUM.
Ascolta ancora la canzone di Arianna Attinasi.
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