8 MARZO. INCONTRO CON DAMIANA A TERMINI IMERESE

DAMIANA INCONTRA STUDENTI E STUDENTESSE DI TERMINI IMERESE. BOOK PERFORMANCE AL LICEO UGDULENA.

LA VOCE DEI MASCHI PER LA DIFESA DELLE FEMMINE

8 marzo ore 11.00 al Liceo classico Gregorio Ugdulena di Termini Imerese, Presentazione del romanzo Damiana, di Vincenzo Muscarella.

PARTECIPERANNO GLI STUDENTI DEL LICEO CLASSICO UGDULENA, DEL LICEO SCIENTIFICO PALMERI, DELL’I.S. STENIO E DEL CPIA2.

“Ciccillo la fece entrare in macchina dopo averla aiutata a rivestirsi con i soli jeans e la blusa. Gli intimi non si erano trovati, l’orco li aveva tenuti per sé come trofeo o come feticcio.
L’Alfetta si mosse con il pietoso carico accucciato in un angolo del sedile posteriore. Arrivati all’ingresso del paese, Ciccillo non percorse la solita strada che attraversava la piazza, preferì andare verso l’estrema periferia, ai confini con la campagna, da lì era più facile non fare incontri poco opportuni. Giunto in prossimità della casa di Pinuzzu, si fermò e, da dentro stesso, le porse il blocco dei libri, aprì lo sportello e la scaricò. Non aveva incontrato nessuno”.

Interverranno I dirigenti scolastici o loro delegati: Nella Viglianti, Maria Bellavia, Patrizia Graziano, Anna Rita Zappulla;

Relazioneranno Arianna Attinasi, Francesco Giunta, Vincenzo Ognibene, Moni Ovadia, Roberto Sottile, Vincenzo Muscarella.  

Il romanzo fa emergere in tutta la sua grandezza la figura della madre, donna che afferma la dignità sua, della sua famiglia e del suo genere femminile, facendo pagare il fio a chi deturpa la bellezza della vita. Confrontati con lei, tutti gli altri personaggi maschili del romanzo ad eccezione di Nirìa, egemoni o sottomessi che siano, non  appaiono altro che vili, a partire dal suo stesso marito. Damiana no, è altera. Figura da tragedia greca. Il finale nel lavoro didattico potrebbe essere riscritto dagli studenti e dalle studentesse in mille altre varianti. infatti il rispetto della legalità, nel nostro consorzio civile repubblicano e democratico, e il principio morale dell’inviolabilità della vita, di ogni vita, compresa quella dei delinquenti,cio obbligano a dire che essa non è “cosa nostra”, e che per nessun delitto può essere privatamente disposta la punizione, essendo la giustizia affidata per Costituzione a un potere terzo.
Ma l’opera d’arte, il romanzo nel nostro caso, essendo frutto della libertà creativa, dell’immaginazione, non ha nessun obbligo di proporre modelli. Essa è tale quando emoziona. E Damiana emoziona, suscita ribellione, spinge a schierarsi contro la mafia, contro la violenza sulle donne e contro il dominio del maschio. Sta poi ai fruitori del bello riflettere, bilanciare sentimenti e razionalità, trarre dall’opera insegnamenti e orientamenti di vita.

IL CD …E PI DAMIANA CANTU
Leggendo o venendo a contatto con la trama del romanzo, ben quattro artisti, colpiti dalla figura di Damiana, decidono di cantare per lei e incidono un CD, allegato in omaggio al libro, dal titolo “… e pi Damiana cantu”, ideato e curato da Francesco Giunta. Scorrendone la track list viene da pensare che le canzoni costituiscano un primo puzzle di recensioni, di interpretazioni del testo, di commenti al libro: Lu puzzu ormai si scupirchiau
(testo e musica di Pino Veneziano) – voce Pino Veneziano, un inedito registrato dal vivo vent’anni fa; Lingua lippusa (testo di Giuseppe Giovanni Battaglia, musica: Francesco Giunta/ Ezio Noto) – voce Moni Ovadia e Ezio Noto; Non ammazzate Anna (testo e musica di Edoardo De Angelis) – voce Edoardo de Angelis; Cu ti lu fila stu filu di sita (testo e musica di Francesco Giunta) – voce Francesco Giunta; Cantu pi tia (testo e musica di Ezio Noto) – voce Ezio Noto.
Il fatto che i musicisti, ai quali va aggiunto il pittore Vincenzo Ognibene, autore delle illustrazioni e della copertina, siano tutti maschi non è casuale.
Si è trattato di una scelta voluta da parte di tutto il gruppo, allo scopo di sottolineare la necessità che i maschi, come genere, prendano davvero coscienza del fatto di avere abusato per tanto tempo delle donne e chiedano loro scusa esprimendo concreta e coerente solidarietà ai membri dell’altro genere.

 

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