Geraci Siculo promuove la santità di mons. Mariano Campo, grande prete e filosofo madonita.

Santi Di Gangi presenta il suo libro:
Mariano Campo. Il prete che interrogò Kant.

Domenica 14 dicembre 2025 ore 17:30,
Chiesa parrocchiale Santa Maria Maggiore,
Piazza del Popolo.

Interverranno, con l’Autore:

  • il parroco don Santi Scileppi;
  • il sindaco del Comune Luigi Iuppa;
  • la prof.ssa Arianna Attinasi.

Mons. Mariano Campo, nato il 23 novembre 1892 a Caltavuturo, sacerdote della diocesi di Cefalù, è ivi morto il 29 gennaio 1977.
Per l’esemplarità della vita, vissuta nella comunità degli uomini e tra le vicende della storia, con i segni della Santità divina, caratterizzata da umana sapienza, e carità, nonché profumata da umiltà, l’attuale vescovo Giuseppe Marciante ha intravisto in questo uomo della cultura e uomo di Dio tutte le componenti per avviarne il processo di glorificazione, muovendo dei passi concreti per iniziarlo, processo che raccomanda di accompagnare con la recita di una preghiera da lui stesso composta, il cui testo è interamente riportato nel libro (vedi qui).

A proposito della santità del filosofo che da professore universitario interrogò l’illuminista Kant, giova riportare un brano del libro in cui l’autore narra della sua INFANZIA PRODIGIOSA:

“Nella sua casa potevano trovarsi i libri del padre che forse inclinava alle mode laiciste del post-risorgimento.
Non mancavano certamente, Dante, Manzoni, Carducci, Pascoli e, in traduzioni, i narratori francesi dell’ultimo ‘800. C’erano anche autori cristiani provenienti dai libri di due fratelli sacerdoti, zii della mamma.
Questi libri il bambino Mariano divorava e assimilava fra le meraviglie degli insegnanti e dell’ambiente religioso che naturalmente si compiacevano di stimolarlo ad esprimersi. Non si tratta di congetture.
A Caltavuturo, nella casa della nascita e della prima crescita, sono stati trovati provvidenzialmente e casualmente dei quaderni che contengono tracce rivelatrici della erudizione sorprendente di quel bambino e, insieme, della sua pietà e del suo fervore.
Si tratta di composizioni di vario genere: quel bambino di 8, 9, 10 anni, si divertiva e trastullava nel comporre indirizzi ai suoi eroi: a Silvio Pellico, a Leone XIII, a San Benedetto, a “Gesù appassionato” (sofferente nella Passione), a (“Gesù caduto” venerato nella Chiesa del Collegio), al fratello Salvatore che parte ecc. ecc.
Ma ce ne sono due che sorprendono in modo particolare. Si tratta di un poemetto intitolato “Il trionfo di Maria”, dedicato alla carissima zia “Ida Galbo nata Moreno” datato 30/10/1900 (Il bambino aveva soltanto 8 anni), 181 strofe, 724 versi.

È una evocazione entusiasta di tutta la storia della Chiesa, con l’accento al trionfo di Maria su Satana.
In quel fine secolo l’Inno a Satana di Carducci era il vessillo dell’era nuova in cui il laicismo massonico intendeva disintegrare l’oscurantismo clericale. Il colto intelligente fervente bambino, sullo stesso metro poetico, sfida quel vessillo e lo sbaraglia con la epopea storica della fede.

Può risultare ameno, seguire una sorta di scontro tra l’agguerrito e disinibito Carducci affrontato dalla fionda del piccolo David di 8 anni.

INNO A SATANA
Giosuè Carducci

TRIONFO DI MARIA
Mariano Campo, bambino di 8 anni

A te dell’essere
Principio immenso
Materia e spirito
Ragione e senso

A te disfrenasi
Il verso ardita,
Te invoco o Satana,
Re del convito

Via dell’aspersorio
Prete, e il tuo metro;
No, prete, Satana
Non torna indietro.

Salute, o Satana
O ribellione,
O forza vindice
Della ragione

Sacri a te salgono
Gli incensi e i voti
Hai vinto il Geova
Dei sacerdoti.

E splendi folgore
Di fiamme cinto;
Materia innalzati
Satana ha vinto.
Salve o Terribile
Debellatrice
Tu sei di Satana
Trionfatrice

Tremenda e Vindice
Maria s’avanza
Viene per vincere
La vil possanza

Guizza la folgore
Cade Renan
Zola e l’orribile
Combe sen van.

Cadono miseri
Empi e spavaldi
Con Crispi cadono
E Garibaldi

Da Roma all’India
E alla Cina
Da Oriente all’ultima
Sponda latina

Hai vinto Satana
Mostro d’Inferno
E tutti t’alzano
Un trono eterno.

cfr. pag. 21

L’autore, mons. Santi Di Gangi, è nato a Castelbuono (PA) il 25/09/1944.
Ordinato presbitero dal vescovo Cagnoni il 22 marzo 1967 ha svolto compiti presso il seminario di Cefalù e la segreteria vescovile. Poi parroco a Caltavuturo dal 1979 al 1990. Poi parroco a Cefalù nella parrocchia Sant’Agata V.M detta “Santa Maria della Luce” fino al 2010. Poi parroco a Castelbuono nella parrocchia Santa Natività di Maria Vergine fino all’anno del suo ritiro nel 2016.
Ha vissuto accanto a Mariano Campo negli anni del suo ritiro a Cefalù dal 1972 alla data della morte 1977.
Autore dei libri: Emiliano Cagnoni, e Mariano Campo, entrambi pubblicati da EDIZIONI ARIANNA.

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