Descrizione
Titolo: Vaneddi. Memorie ed emozioni della mia Ballarò
Autore: Serena Lao
Editore: Edizioni Arianna
Pagine: 120
Prezzo: 10,00
ISBN: 978-88-98351-83-5
Luogo di pubblicazione: Geraci Siculo
Anno pubblicazione: 201
PALERMO CHE FU
Sulla Palermo che fu, tanto si è detto, ma, a mio avviso, molto ancora c’è da dire. Prima di me, altri hanno già scritto di questa città, e mi si potrebbe tacciare di fare della retorica o di non essere originale. Talvolta, però, accade che, per paura di fare della retorica, si omettano verità e si nascondano stati d’animo ed emozioni.
La paura del tempo che se ne va e la nostalgia del passato sono e saranno sempre sentimenti comuni a tutti gli esseri umani, anche ai più disincantati.
È insito nell’uomo il desiderio, conscio o inconscio, di riappropriarsi, anche solo col ricordo, di quel fascinoso momento dell’esistenza chiamato fanciullezza e tutto ciò che è legato a tale periodo assume contorni felici e spensierati, anche se non sempre ciò corrisponde a verità.
Palermo appartiene ai palermitani, anche a me che l’amo con i suoi pregi e i suoi difetti. Io, raccontando Palermo, racconto parte di me e della mia vita.
Non vi parlerò di una Palermo nobile o borghese, rischierei di essere poco credibile. La mia Palermo è semplice e popolare e si sviluppa attorno all’antico Mercato di Ballarò, rione dove sono nata e dove ho emesso il primo vagito.
I primi passi li ho mossi per strada, in mezzo alle casse di frutta e verdura dei “putiara”. Mio nonno “m’annacava” con la sedia davanti l’uscio di casa, perché dentro non c’era spazio, e la sua ninna nanna era accompagnata dal coro e dalle “abbanniatine” dei fruttivendoli che reclamizzavano la loro mercanzia. Crescendo, mi sono allontanata da quella zona, ho studiato, ho frequentato altri ambienti, ma il ricordo dell’infanzia mi accompagnerà sempre. Quel linguaggio, quei suoni e quei colori sono scolpiti nella memoria in maniera indelebile.
La mia narrazione non ha la presunzione di essere un trattato di storia, bensì una ricerca del cuore. Voglio offrire al lettore, con semplicità d’intenti, ciò che la mente ha fotografato e custodito: immagini, flash, episodi, di vita vissuta in un quartiere popolare nel difficile periodo del dopoguerra.
Serena Lao