In libreria Sabrina Morreale con il libro Toponomastica Madonita

Novità in libreria: Sabrina Morreale, Toponomastica madonita.

Sabrina Morreale, Toponomastica Madonita.

Caltavuturo, Sclafani Bagni, Scillato, Polizzi Generosa, Valledolmo: questi i Comuni dell’entroterra palermitano di chi si occupa il libro.

Accanto ai toponimi ufficiali cartografati dall’IGM (Istituto Geografico Militare), lo studio riporta le forme dialettali dei toponimi e la vasta gamma di microtoponimi rintracciabili nel territorio (attraverso un approccio diretto con la popolazione che lo abita), indispensabili per chiarire le caratteristiche topografiche e geomorfologiche del territorio cui si riferiscono.

Caltavuturo sorge in una fossa di natura tettonica a 635 metri sopra il livello del mare. Poco lontano dalle Madonie, dista 78 chilometri da Palermo.
Paese di dimensioni medio-piccole dell’entroterra isolano, è uno degli 82 comuni appartenenti alla provincia di Palermo e uno dei 15 paesi del Parco delle Madonie. Il comune è inoltre inserito nel Pit 31 Madonie ed è capofila dell’unione dei comuni denominata Himera Settentrionale, comprendente anche i centri di Scillato e Sclafani Bagni.

Sclafani Bagni sorge a 813 metri sul livello del mare. Sulla base dell’ultimo censimento Istat (2001) ha una superficie territoriale di 135.06 chilometri quadrati.
Prossimo alle Madonie, è uno degli 82 comuni appartenente alla provincia di Palermo e uno dei 15 paesi del Parco delle Madonie.

Scillato sorge a 218 metri sul livello del mare. È il terzo comune più piccolo per numero di abitanti (637).

Polizzi Generosa, che sorge in una zona altimetrica classificata come montagna interna, ha una superficie territoriale di 134,33 chilometri quadrati.
A quasi 1000 metri di altitudine sul livello del mare, circondato da una rigogliosa vegetazione di ulivi e noccioli, il sito permette di immergersi nel silenzio e respirare l’aria pura della montagna. La località fu scelta come residenza anche da numerosi nobili che ne apprezzavano la salubrità dell’aria e la tranquillità dei luoghi.

Valledolmo sorge nella Vallata che, da Pizzo Sampieri (m.1081) e dal Monte Campanaro, si spiega a ventaglio sino alla montagna di Cammarata (m.1576)

Una ricerca insolita, che dopo una presentazione delle caratteristiche topografiche, storiche e socioeconomiche dei luoghi, si sofferma sullo studio attuale degli studi toponomastici.

Molto originale l’importanza della cosiddetta toponomastica “parlata”, ossia basata sui toponimi popolari e dialettali, raccolti sul campo.

Viene così dimostrato come la terminologia microgeomorfologica prelude alla microtoponomastica e di fatto la determina.

 

 

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