Alessandra Distefano alla Libreria Mondadori di Catania, 24 marzo. Hotel Pension Cosmopolita

Alessandra Distefano alla libreria MONDADORI Catania piazza roma, il 24 marzo.

Alessandra Distefano autrice del romanzo Hotel Pension Cosmopolita (vedi qui) incontrerà i lettori
Sabato 24 marzo, ore 18,00 
Catania, alla Libreria Mondadori di Piazza Roma.
Dialogheranno con l’Autrice (vedi)
Santino Mirabella, giudice e scrittore;
Gregorio Scuto, giudice di pace e musicista;
Francesco “Francois” Turrisi, avvocato e musicista.
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Alessandra ha ventisei anni ed è come un libro nuovo, ogni giorno può nascere un pezzo, una riga fragile, un foglio imponente, ogni giorno – in pratica – sta imparando “a parlare di sé” ad ascoltarsi, a capire cosa per lei è bello e cosa no: “a ventisei anni è doveroso se non vuoi sbagliare a scegliere tutto, le cose importanti, è chiaro” si ripete questa frase, la ripete a parenti, amici ed estranei, che non sa se ne capiscano il senso, la densità, il peso, la metafisica… non lo sa, ma non credo le importi – non ci ha mai pensato – con fatica e con scarsa calma ricerca le basi della sua felicità eventuale, il passo successivo sarà tentare di conquistare del tutto o in parte le tanto sospirate “cose belle”.
Alessandra ama la città da morire, questa si è già trasformata in una certezza, in un mondo assolutamente privo di ogni cosa questa è una luce. Ama la città in modo viscerale, camminarci dentro, respirarla, graffiarla e portarsela dentro, adora camminare nel pomeriggio, per lo più da sola, con destinazioni effimere di breve scadenza e facile conquista, adora sentirsi più piccola della città e adora le possibilità che questa offre, anche se magari non avrà voglia di coglierne nessuna del tutto o in parte.
La città è un contenitore bellissimo e c’è dentro anche lei.
Poi un’altra certezza c’è: “un romanzo lo lascerò a questo mondo scritto nella luce viola e intermittente, nell’estate, nel caldo, nelle vacanze, nel fango. Scritto con gli occhiali da sole, scritto, scritto e basta”. Alessandra ama le scarpe e i tacchi alti, i colori, gli odori, essere abbronzata, l’accento romagnolo, libri e giornali di cucina, le testure dei cosmetici di chanel, guardare le mele verdi, il caldo, gli orecchini e i lucidalabbra, i paesaggi di mare, viaggiare e il cioccolato, le torte e i formaggi, la cannella, il vino, il miele e la piadina, ma soprattutto i biscotti rotti, quei meravigliosi pezzettini che si accumulano nel fondo del pacchetto… bellissimo!
E ancora dare nomi propri di persona ad oggetti e cose e definizioni di oggetti a contesti e situazioni – tipo: questa giornata è un quadro –, ricordare sua nonna quando la sera sbucciava l’uovo sodo per fare in modo che lei mangiasse “la pallina”… i gioielli di plastica colorati e naturalmente anche quelli costosi – che donna sarei altrimenti? La passione per i gioielli forse nasce un secondo prima delle donne, no?
E la pizza, la pizza da matti!

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