Poesia nel Borgo dei Borghi. Antonio Maggio a Geraci Siculo

Cielo Sotterraneo. 24 giugno 2022 Presentazione a Geraci Siculo del libro di Antonio Maggio

Venerdì prossimo 24 giugno 2024 alle ore 18.30

al Convento degli Agostiniani di Geraci Siculo, in Piazza San Bartolo
avverrà la presentazione del libro del poeta e scultore prof. Antonio Maggio dal titolo Cielo Sotterraneo, collana Arianna Poesia della nostra casa editrice.

Interverranno
il sindaco del Comune Luigi Iuppa
l’assessore alla cultura Fabrizio Vincenzo Di Vuono
Arianna Attinasi
l’autore Antonio Maggio.

Come fa il cielo ad essere sotterraneo?
Ce lo spiega il poeta nella sua bellissima Introduzione che condividiamo in ogni sua parola:

Il nostro secolo sembra essere sempre più schizofrenico.

Il compito che ci viene richiesto è quello di rivalutare l’essenza dei nostri esseri da una nuova prospettiva. È la ricerca di un nuovo legame tra l’essere e il mondo, uno sforzo di unire noi, la materia, la natura e l’universo in un tutto unico. La ricerca di uno stile sintetico, stringato, talvolta ermetico, nasce da un’esigenza espressiva legata al tempo che stiamo vivendo, sovraccarico di immagini, parole, program- mi di superficie, slogan, pubblicità, mode di ogni genere, ecc. Sembra che non ci sia più spazio per la contemplazione! La chiave per dare valore al nostro Sé richiede un’inversione di tendenza, bisogna fermarsi e lasciare che l’intuizione rigeneri la nostra umanità e creatività e ci riporti al punto di origine: lo stupore e l’amore per la vita.

La poesia è una forza sovversiva della parola, in questa epoca dove la parola è in via d’estinzione e lascia spesso posto alla superficialità dei social, al qualunquismo e all’arida speculazione, la poesia sa condurre nel territorio del non so, costringe all’intimità con il non conosciuto, con la domanda che non chiede risposte ma scommesse, rivoluzioni di senso, mappe non lineari.

Le parole giungono da una zona buio del nostro essere, necessitano di cura, di connessione alla vita, di silenzio contemplativo. Le parole si nutrono dei suoni del mondo e di un ascolto profondo. La poesia permette alla parola ritrovata, riscoperta dall’abuso dell’iperconsumismo di riappropriarsi dell’esperienza qualitativa.

Antonio Maggio.

 

 

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