Roberta Hilde Lo Re alla Pinacoteca di Catania

Presentazione del libro
Le memorie dell’anima

Venerdì 19 dicembre 2025 ore 17:30,
Piazza Manganelli – Catania.

Ne parleranno con l’Autrice Graziano Piazza, Ferdinando Testa e Santino Mirabella.

qui il libro

Camminando lungo i sentieri delle parole de “Le memorie dell’Anima” di Roberta Hilde Lo Re, ci ritroviamo, con una sana consapevolezza, a fermarci e osservare il paesaggio di cui si nutre questo libro.
L’intima materia del volume e rappresentata dai volti dell’Anima con il suo linguaggio, i ricordi, le immagini, la Natura, il vuoto e il viaggio che, seguendo il filo immaginale degli Arcani Maggiori dei Tarocchi (un tema, questo, anche caro a Roberta), si impone sulla scena della nostra vita. E il viaggio dell’Anima che parte dalle dimensioni del vuoto e del nulla, categorie che nel pensiero occidentale sono demonizzate e vissute con panico. Il vuoto è innanzitutto un’operazione di tipo esistenziale e, come il Tao ci insegna, è ‘un fare spazio’, mettere – con consapevolezza psichica – l’Ego da parte per dare voce agli altri attori del nostro mondo interiore, il mondo dell’attività immaginativa.
Questa accettazione del vuoto è il passo iniziale e indispensabile da cui partire per andare alla scoperta del vero Se, inteso come l’intima essenza della nostra autentica Natura, l’unione degli opposti. Con la passione del Logos che caratterizza il pensiero e la ricerca spirituale dell’autrice, continuiamo a passeggiare lungo i nodi della nostra esistenza e sederci di fronte all’illusione. Questo tema dell’illusione, pietra miliare del pensiero orientale, costella la vita di ognuno di noi e la caduta delle illusioni è sempre dolorosa, ma necessaria per il processo di trasformazione e di consapevolezza.
Difficile operazione per ognuno di noi; infatti, spesso le illusioni, per alcuni, diventano le prigioni dorate dove rinchiudersi e non affrontare mai la realtà, perché affrontare la realtà comporta una nuova visione del mondo da acquisire. Pertanto, non bisogna aderire passivamente al pensiero comune e al collettivo, ma guardare il reale con gli occhi del nuovo, della diversità, come possibilità e occasione per riscoprire il mistero della vita.
Non a caso, Roberta Hilde punta l’attenzione sull’ignoto, vera dimensione che ci costella per tutta la vita e che mette a dura prova ognuno di noi. Parliamo del rapporto – e l’autrice lo fa con maestria ed eleganza – tra noto e ignoto, tra conosciuto e sconosciuto: in fondo noi siamo figli dell’ignoto, cui continuamente nell’arco della vita ci affatichiamo a dare un volto. Vana impresa: occorre accettare l’ignoto, non scoprirlo; questo presuppone nuovi occhi per guardare, vedere, cioè, con gli occhi dell’Anima che non spiega, ma contempla.
Naturalmente in questo viaggio occorre fare i conti con il sociale, il collettivo e la dimensione religiosa, la famiglia. In questi passaggi, l’autrice rivendica la possibilità da parte dell’essere umano di liberarsi dai condizionamenti genitoriali, sociali e religiosi per ritrovare il contatto con l’intima Natura della propria personalita: il vero Se.
Spesso, infatti, durante il nostro percorso di crescita siamo costretti – per paura, mancanza di coraggio o debolezza biopsichica – a nascondere la nostra Natura per proteggerla oppure, più semplicemente, perché non siamo consapevoli. Tutto ciò comporta un’adesione incondizionata e acritica al pensiero del collettivo e a un non riconoscimento delle nostre ombre individuali.
In tal senso, per esempio, l’adesione alla religione diventa un atto di fede non accompagnato da un sano e consapevole dubbio, bensì adesione priva di riflessione e di ricerca spirituale. Il tema della ricerca spirituale percorre costantemente tutte le pieghe del libro, si snoda lentamente e gradualmente attraverso le grandi tematiche esistenziali: il Vuoto, il Nulla, l’Amore, la Natura in una sorta di crogiuolo alchemico e di coniuncto oppositorum.
Il rapporto con la spiritualità, pertanto, non diventa una ricerca vuota, sterile metafisica, ma nel pensiero dell’autrice diventa prassi esistenziale e legame col mondo della Natura fatta anche di divinità, gnomi, fate e folletti, che Jung definiva il piccolo popolo. Questa continua ricerca dei legami tra Natura e spirito è una delle tante chiavi per approcciarsi con intelligenza a questo prezioso e raffinato libro, aperto a chi ha il desiderio e la passione per la conoscenza e l’Amore.

Ferdinando Testa
psicanalista junghiano, Catania.

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