Cittadini di Sicilia – Massimo Costa

15.00

 

 

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Descrizione

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Titolo: Cittadini di Sicilia
Autore: Massimo Costa
Editore: Edizioni Arianna
Pagine: 144
Prezzo: 15,00
ISBN: 9788898351398
Luogo di pubblicazione: Geraci Siculo
Anno pubblicazione: 2014

… Un libro per l’Educazione civica dei siciliani.

La Legge Regionale n. 9 del 2011 ha introdotto in Sicilia, almeno sulla carta, l’insegnamento di alcuni contenuti relativi all’identità culturale regionale: soprattutto la Storia e il Patrimonio linguistico, ma anche, quasi tra le righe, la conoscenza dello Statuto speciale di Autonomia. Ulteriori interventi finanziari da parte della Regione, pur in tempi difficili, consentirebbero ora di rendere meno teorica questa previsione di legge.

La conoscenza dello Statuto, e quindi dei diritti collettivi dei Siciliani, assume un valore rivoluzionario nel modo di concepire il rapporto tra il cittadino siciliano e la cosa pubblica che, se portato avanti con serietà, sistematicità, su larga scala, per molti anni, potrebbe forse spezzare la condizione di “educazione alla sudditanza” che ha prevalso fino ad oggi rispetto all’auspicata ed opposta “educazione alla cittadinanza”. Da qui la sua importanza sostanziale piuttosto che formale, da qui l’origine di un riscatto che vada molto oltre gli obiettivi didattici posti da questa o quella edizione di “programmi scolastici” o “linee guida”.

Lo Statuto della Regione Siciliana, infatti, non è una carta burocratica a sé, quasi una particolarità qualunque che contraddistingue, o addirittura “affligge”, la Sicilia. Essa è Costituzione, non meno del testo principale; lo è a tutti gli effetti, e non si esagera se si dice che un minimo di conoscenze relative alle “Costituzioni speciali” delle regioni autonome italiane dovrebbe addirittura essere distribuito in tutte le scuole italiane, affinché ne nasca il rispetto e cessi il disprezzo generalizzato e rozzo che le maggioranze si portano istintivamente dietro nei confronti di qualunque minoranza. Quanto piú spetta dunque a noi, che Siciliani lo siamo, conoscere la nostra stessa Costituzione!

I nostri avi del 1812 prevedevano che una volta l’anno sindaci e parroci leggessero la Costituzione siciliana al Popolo; pensavano che questa dovesse essere insegnata a tutti, che a tutti dovesse essere garantita l’istruzione elementare e quindi, con essa, il diritto di voto consapevole. Noi dobbiamo mantenere o ricreare questo anelito ad essere comunità, ad esser popolo, che solo la conoscenza può dare.

Lo Statuto rappresenta il terminale storico delle tante costituzioni che il Regno di Sicilia sovrano ebbe nella sua storia, da quella informale con cui nacque lo stesso Regno per acclamazione parlamentare (1130), a quella costituzionale del Vespro (1296), a quella liberale del 1812, a quella democratica del 1848, al progetto di statuto autonomo del Consiglio Straordinario di Stato del 1860.

Lo Statuto è cosí anche una vera e propria “Costituzione Regionale”, una “legge fondamentale” a tutti gli effetti, seppure subordinata a quella maggiore dello Stato italiano ed in quel contesto istituzionale armonicamente inserita.

Lo Statuto è infine anche una sorta di “Trattato di pace”, una convenzione, un patto tra Sicilia e Italia, redatto con la volontà dei rappresentanti di entrambi i Popoli e non modificabile parimenti senza la medesima volontà.

Questo il suo altissimo valore formale e sostanziale. Ma nessun valore sarà difendibile se non saranno conosciuti i fondamentali dei contenuti dello Statuto-Costituzione-Trattato stesso. Da qui l’esigenza indifferibile di proporlo nelle scuole.