Non eravamo i Piigs. Torneremo Italia – Alain Parguez, Mathew Forstater, Paolo Barnard, Warren Mosler
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Adottando l’Euro,
l’Italia si è ridotta allo stato di una nazione del Terzo Mondo che deve prendere in prestito una moneta straniera, con tutti i danni che ciò implica.
Paul Krugman – Premio Nobel per l’Economia
… l’Italia della Lira era nel 2000 la prima in Europa per produzione industriale, oggi siamo fra gli ultimi. Nel 2000 la Germania era ultima in Europa per produzione industriale, oggi è prima. È forse possibile che l’intero sistema industriale italiano, che per decenni ha fatto la nostra ricchezza, si sia ‘suicidato’ in soli 12 anni? O l’Eurozona ne è la vera causa?
Ci si pensi. Prima dell’Euro eravamo primi al mondo per risparmio privato, oggi ce lo stanno divorando, è ridotto a un quarto di allora. Abbiamo ora i redditi più bassi dell’Eurozona, le tasse sono fra il 47 e il 60%, abbiamo pensioni che al 50% non arrivano ai 1000 euro mensili, la disoccupazione giovanile è al 35% e falliscono 40.000 aziende all’anno. La nostra econo mia è quindi ‘deflazionata’, così che gli investitori franco-tedeschi possano fare shopping delle nostre migliori marche a prezzi stracciati citando il fatto che siamo in crisi. E sta accadendo ogni giorno.
Il costrutto dell’Eurozona, cioè una moneta non posseduta da alcuno Stato, è un’aberrazione monetaria che non ha precedenti in 5.000 anni di Storia. Non deve sopravvivere. Ne va del destino di milioni di famiglie e aziende del nostro Paese, che già patiscono sofferenze sociali inenarrabili. Nel 2002 la prestigiosa Federal Reserve americana titolò uno studio “L’euro: non è possibile, è una pessima idea, non durerà”. Gli autori, decine di economisti tra i più autorevoli al mondo, avevano seguito la creazione di questa moneta dal 1989, e così avevano sentenziato. Andavano ascoltati.
Al contrario, riacquisire la sovranità monetaria uscendo dall’Eurozona significherebbe per l’Italia la salvezza dell’economia nonostante il suo alto debito.I nostri macroeconomisti internazionali lo spiegano in questo PROGRAMMA. Il Giappone oggi ha circa il 240% debito/PIL ma paga tassi d’interesse vicini allo 0, ha un tasso d’inflazione vicino allo 0. E non è nei PIIGS. Il suo debito di Stato enorme non è un problema, e non è il debito dei cittadini, al contrario, è l’attivo dei cittadini che ne detengono una grossa fetta. Lo Stato giapponese non ha alcun problema a ripagare i suoi creditori nonostante l’immenso indebitamento, e nulla cambierebbe se i creditori fossero stranieri. Inoltre la valuta giapponese, lo yen, è tra le più richieste come valuta di riserva sui mercati internazionali. Questo perché Tokyo possiede la sua moneta sovrana e dunque, come detto dal Nobel Krugman, “Nazioni che hanno una moneta sovrana non soffrono i danni dell’Eurozona, infatti l’America che ha una moneta propria non ha questo tipo di problemi.”Ma possiamo uscirne, possiamo salvare il nostro Paese e riportarlo dove stava, fra le maggiori economie del mondo. Per questo il giornalista Paolo Barnard ha chiamato in Italia i macroeconomisti accademici della scuola internazionale Mosler Economics – Modern Money Theory (ME-MMT), una scuola di economia che eredita 100 anni di sapere economico da giganti come Friedrich Knapp, John Maynard Keynes, Abba Lerner, Michal Kalecki, Wynne Godley, Hyman Minsky. I macroeconomisti riuniti da Barnard hanno tenuto qui due convegni nazionali intitolati “NON ERAVAMO I PIIGS, TORNEREMO ITALIA”.
Ne abbiamo tratto questo PROGRAMMA di SALVEZZA ECONOMICA NAZIONALE, di semplice lettura per tutti. Questo PROGRAMMA è una guida di massima autorevolezza che spiega in ogni dettaglio di finanza dello Stato come l’uscita pilotata del Paese dalla sciagura dell’Eurozona non solo non costerebbe alla nazione miliardi, ma rilancerebbe la ricchezza nazionale di miliardi, con la Piena Occupazione, la piena produzione aziendale, col rilancio delle infrastrutture, l’arrivo di investimenti internazionali, e, non ultimo, il recupero delle sovranità monetaria e parlamentare totalmente perdute per volere di Trattati europei mai votati dagli italiani.Ne va del nostro futuro, della democrazia stessa. Torniamo Italia.
Paolo Barnard