TI PORTO AL MARE, MARIA PINA PITRA

14.00

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Descrizione

TI PORTO AL MARE

Titolo: Ti porto al mare
Autore: Maria Pina Mitra
Editore: Edizioni Arianna
Pagine: 192
ISBN: 978-88-99981-18-1
Prezzo: 14,00
Luogo di pubblicazione: Geraci Siculo
Anno di pubblicazione: 2017

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Prefazione dell’autrice

Ci vuole tempo per diventare donne. Ci vogliono anni di esperienza, anni di travaglio interiore, anni di sfide con sè stesse prima ancora che con tutto il resto del mondo.
DONNA: un termine semplice, una parola di uso comune, una figura costante nella vita di ognuno di noi… Ma cosa si nasconde in realtà dietro queste cinque lettere messe insieme? La definizione che ne dà il dizionario è molto spicciola, sintetica, quasi banale, non rende giustizia a tutto ciò che sta dietro o che ruota attorno a questo sostantivo.
DONNA: dal latino (domina) signora, figura particolare, universo speciale. Una figura attiva e potente secondo gli stilnovisti che ne elevarono l’essenza, proponendola costantemente nei loro lavori in quanto fonte di ispirazione. Ed ecco che allora il termine assunse un significato nobile; fu imposto nel linguaggio comune della nascente lingua italiana. Femmina è il suo sinonimo… e quando pronunciamo quest’altra parola, la figura prende piede, assume un altro fascino. L’aggettivo che ne deriva esprime in pieno la sensazione che si intende descrivere: la femminilità che ritroviamo in un gesto, in un profumo; un’emozione o più semplicemente “femmina”, “colei in grado di garantire la continuazione dell’opera creatrice di Dio generando la vita”. Donna inteso come fonte di vita, quindi madre, nonna… colei che cura amorevolmente i propri figli, i figli dei figli. Educatrice, consigliera, protettrice, fonte di affetto, di gioia, d’amore, la sorgente a cui attingere per alimentare le proprie emozioni, per condividere momenti di passione e di desiderio. E ancora Amica, Complice, Amante, Compagna di vita.
Il termine assume, all’origine, una dimensione più intensa, più corposa. Si amplia nelle sue sfaccettature donandoci spunti di profonde riflessioni; emozioni da suscitare e da condividere. Dietro queste cinque lettere c’è tutto un mondo da vivere. Giulia è una donna che, nella quotidianità del suo vivere, aveva percepito, aveva sperimentato e analizzato le sue sensazioni, vivendo in maniera significativa ogni singolo attimo della sua esistenza. Giorno dopo giorno, Giulia aveva capito che si diventa donne con fatica e coraggio. Ci sono momenti in cui ci si ferma a riflettere, momenti di cambiamenti intellettuali e spirituali. Ma ci sono anche momenti in cui si prende la decisione di cambiare completamente stile di vita. Molte delle riflessioni di Giulia l’avevano messa con le spalle al muro, davanti a problemi che credeva insormontabili. Le era anche capitato, dopo aver trovato la soluzione a un suo lavorio psichico, di rendersi conto di aver capito poco o niente, di dover ricominciare da capo, per poi comprendere che non c’è mai un punto d’arrivo, c’è sempre una nuova ripartenza. La vita è un continuo divenire e non esistono vie d’uscita. Dietro ogni donna c’è una storia, una storia autentica. Anche Giulia aveva la sua, particolare e originale. Non tutte le storie sono belle e a lieto fine, parecchie sono tristi e finiscono anche male, ma tutte sono ricche di contenuto e tutte vengono vissute con una sensibilità differente. Non è importante quale sia il finale, l’importante è non banalizzare la propria esistenza. Importante è arricchire il proprio percorso di ciò che può renderlo unico e interessante, ma principalmente diventare artefici e protagonisti della propria vita, affinché anche quegli uomini, che hanno sempre relegato la figura di una donna ad un ruolo secondario, prendano coscienza di quelli che oggi sono i valori che arricchiscono la sua essenza, generando le condizioni per la creazione di un idillio che duri nel tempo.