8 marzo con Antunina. La donna che oltrepassa la colpa oscura di essere femminile.

A breve in libreria l’ultimo dei tre romanzi di Vincenzo Muscarella della serie “Tri Matri”.

Scrive Francesco Tornatore nella sua nota critica in prefazione al libro:

“Antunina oltrepassa la colpa oscura, l’essere femminile assurge alla conquista definitiva della responsabilità: principio basilare di libertà e uguaglianza, mai potrà più – ancorché a un prezzo incalcolabile – esserle sottratto, disconosciuto, essere separato dalla sua esistenza”.

“Sebbene impregnata dei mali odori del suo mestiere, a crapara emana purezza. E per parte sua è incapace di nutrire rancore per qualunque altro essere vivente”.

Anticipiamo altresì quel che il lettore troverà in quarta di copertina:

Con questo romanzo Vincenzo Muscarella conclude la trilogia Tri Matri: Maruzza, Marietta e Antunina, e racconta magistralmente l’amaro esito dell’emigrazione conseguente all’emergere dei conflitti di classe e alla repressione dei Fasci Siciliani.

E sono tre delle 146 madri le cui figlie morirono bruciate nell’incendio della fabbrica Triangle Waist Company il 25 marzo 1911.
Tri Matri siciliane, di Cerda (Palermo), paese di nascita dell’autore, tre madri il cui dolore grida, in sottofondo per tutte le mille e cinquecento pagine che compongono la trilogia, nel racconto della mala vita del luogo partenza che non trova soluzione nel luogo di arrivo.
Racconto amaro che riguarda i sottomessi.

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