23 maggio 2019, XXVII Anniversario della strage di Capaci, alla Biblioteca Comunale Liciniana di Termini Imerese. Mario Catalano presenterà il suo libro Due anni a Brancaccio con Padre Puglisi.
Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro vittime della mafia saranno ricordati prendendo spunto dal libro Intervista a Gregorio Porcaro.
Mario Catalano è un giornalista termitano finalista del Premio “Roberto Morrione” per il giornalismo investigativo.
L’evento avrà luogo il 23 maggio alle ore 16,00 a Termini Imerese, via Garibaldi 24.
Viene così celebrata, con il patrocinio del Comune di Termini Imerese la Giornata della Legalità, parola che secondo il Beato Puglisi, pur essendo bella, non è però la migliore per i ragazzi, non quella che più di tutte devono amare:
La migliore parola secondo padre Puglisi:
«A Palermo c’è un detto che dice “A megghiu parola è chiddra c’un si rici”. Ma cosa significa?».
Ragazzi: «Parrì, cca a Brancaccio sta frasi è megghiu r’u Vangelo. Cca è megghiu esseri omertosi».
«È sbagliato, però, questo detto».
Ragazzi: «No, parrì, è giusto!».
«È sbagliato perché si è a “megghiu parola”, picchì un s’av’a a diri?
È come se comprassi una Ferrari e la terrei in garage. Le cose belle sono fatte per essere viste. Tutti devono godere della bellezza. Quindi, se questa è a megghiu parola, a megghiu, picchì un s’av’a a diri? Picciotti mia, ma qual è sta parola?».
In quei momenti padre Puglisi aveva stravolto e stava stravolgendo la vita dei ragazzi di Brancaccio, oltre a stravolgere il proverbio. Così le ragazze, che sono più sveglie dei maschietti, provarono a indovinare quale fosse la parola.
Ragazze: «Giustizia?».
«No. Sbagliato».
Ragazze: «Legalità?».
«Neanche». «Tutte belle parole – commentò padre Puglisi – ma dove le avete sentite?».
Durante quel pomeriggio da Brancaccio uscirono parole mai dette prima. Ad un certo punto, il sacerdote palermitano spiazzò tutti.
«Non la sapete? Vi dico io qual è la parola: è futuro. Il futuro del vostro quartiere è il futuro della vostra vita. Ci avete pensato mai? Ma voi da grandi che volete fare?».
Da quel giorno padre Puglisi e Gregorio iniziarono ad accompagnare uno per uno i ragazzi dentro di loro scoprendo dei tesori fantastici. Ragazzi che non sapevano di avere doti straordinarie. [pagg. 32-33]
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