Presentazione del libro di Francesco Dolce al Museo Naturalistico di Castelbuono 7 ottobre 2023
Sabato prossimo 7 ottobre alle ore 17.30
a Castelbuono, presso la Sala Morici del Museo Naturalistico Minà Palumbo
Arianna Attinasi presenterà il libro Dietro ogni nuvola c’è sempre il sole di Francesco Dolce.
Porgeranno i loro saluti il Sindaco Mario Cicero e il coordinatore del Consiglio di Biblioteca prof. Antonio Ciolino.
Interverrà l’Autore.
“Francesco Dolce, scrive Sabrina Miriana nella sua recensione del libro, è una di quelle persone che non passano inosservate per la sua innata gentilezza e spirito di altruismo e generosità. Conosciuto da molti è stato tra le altre cose, sindaco di Polizzi Generosa e presidente del consiglio della splendida realtà cefaludese.
Nella sua vita il mare e la montagna hanno camminato a braccetto, scambiandosi come due amici ciò che di bello ed unico l’uno poteva offire all’altro.
Quello di Francesco Dolce, è un viaggio intimo ed emozionale del suo cammino autobiografico umano e professionale, in cui l’uomo prova a mettere a nudo se stesso svestendo i panni delle cariche istituzionali prestigiose ricoperte negli anni per parlare di quella linfa vitale che ha animato la sua crescita .
Francesco Dolce viene da una famiglia semplice, ma di sani principi e valori, orfano di padre, trascorre la sua prima infanzia accudito dall’affetto delle donne di casa e dal nonno che riveste per lui quella figura maschile paterna che non ha potuto conoscere, poiché morto prima ancora che lui venisse al mondo, la mamma viene descritta come una donna dedita alla famiglia e alla cura di lui, un legame mai spento è più volte raccontato con tenerezza in molte pagine del libro.
Poco avvezzo allo studio inizialmente, Francesco capirà solo crescendo l’importanza dello studio e della cultura, facendone poi da giovanotto maturo una continua ricerca di conoscenza e approfondimento, e riuscendo ad ottenere i risultati conseguiti noti a tutti grazie alla sua intelligenza e capacità di comprendere i bisogni della gente , nonché le necessità dei territori in cui ha operato come amministratore apportando un’importante contributo di crescita, per il territorio.
Francesco si racconta in momenti intimi, le sue prime avventure nella squadra di calcio, il suo non essere particolarmente atletico eppure in una partita riesce a lasciare tutti a bocca aperta meritandosi il soprannome del “il falco delle madonie”
I suoi dialoghi con la gente, l’amore per le cose semplici, l’ascolto degli altri, il desiderio di dare un fattivo contributo alla sua cittadina natale Polizzi, è poi la sua incredibile e tenera storia col figlio Mario, morto prematuramente.
Mario, colpito da una malattia, sarà seguito con amore in tutte le sue fasi, i ricordi di alcuni episodi sono nitidi e commoventi, un padre che sopravvive ad un figlio non è mai naturale, in più passi del libro, Francesco non comprende questo triste destino che ha visto lui orfano di padre, e poi orfano di figlio.
Ci sono dolori che ti attraversano che non troveranno mai una spiegazione razionale, un senso, dinnanzi a ciò o si muore dal dolore o si prova a trasformare il dolore in altro.
La politica, l’impegno sociale e civile è stata la strada che ha permesso a Francesco di non sprofondare in un dolore da cui è difficile venire fuori.
Nel tempo la vita ha cercato di colmare questo dolore con la nascita di due splendide nipotine a cui Francesco è legatissimo.
Nelle pagine autobiografiche, Francesco non risparmia nulla di se stesso , tanto della sua vita privata, quanto pubblica , questo viaggio nei ricordi è fatto di descrizioni chiare di luoghi, fatti, personaggi ed eventi , un aprirsi continuo senza riserve, narrando anche le piccole debolezze, mancanze. Vengono citate figure di riferimento importanti per la sua vita privata e politica, il suo bisogno di conoscere la storia dei partiti fino ad abbracciarne uno, dopo averlo a lungo studiato nelle sue vicende storiche.
In questo viaggio dentro le pagine della vita intima di quest’uomo, si legge tra le righe un viaggio umano fatto di tutti gli aspetti che spesso sfuggono a chi guarda solo l’aspetto esteriore delle cose.
Francesco Dolce, perchè questo bisogno di raccontarti? Gli domando, con grande serenità risponde l’uomo e l’amico: “perché niente di ciò che mi è accaduto nel bene e nel male vada perso, testimonianza, che sebbene si provenga da umili origini con la caparbia e l’intelligenza si possono raggiungere importanti risultati, che da un dolore profondo come quello che il destino mi ha fatto toccare perdendo il mio adorato Mario, non si guarisce mai del tutto, ma si può essere grati alla vita per la gioia di avere avuto un figlio, avere combattuto con lui, per lui, per la vita, perché le mie nipotine e mio figlio l’altro, sappiano che li amo da sempre ed ogni mio abbraccio al prossimo era un abbraccio alla vita.”
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