Epifanio Li Puma, ucciso dalla mafia il 2 marzo 1948.

EGLE LA PLACA, pronipote del martire UCCISO DALLA MAFIA IL 2 MARZO 1948, LEGGE BRANI DEL TESTO TEATRALE epifania del trono vuoto DI PIETRO ATTINASI.
segue IL NIPOTE SANTO AUTORE DEL LIBRO EPIFANIO LI PUMA. VIDEO PAGINE DAL BORGO.

Nel 2007 Edizioni Arianna pubblicava il libro Epifanio Li Puma, scritto dal nipote Santo Li Puma, nella cui quarta di copertina troviamo scritto:
     Epifanio Li Puma nacque a Raffo, frazione del comune di Petralia Soprana in provincia di Palermo il 6 gennaio 1893. Uomo buono e giusto. Contadino, bravo capofamiglia e saggio cittadino del Regno e della Repubblica, si fece sempre carico della soluzione di problemi vitali della sua comunità, anche sotto il regime fascista, senza mai rinunziare alle sue idee socialiste, riuscendovi spesso grazie al suo essere generoso, creativo, paziente e pacifico. Nel secondo dopoguerra, sindacalista capolega dei mezzadri e braccianti senza terra, fu determinato e irriducibile nella promozione dei diritti dei lavoratori contro gli agrari eversori della legalità.
     Uomo simbolo della giustizia sociale, eroe delle Alte Madonie, in Sicilia, non volle piegarsi alla prepotenza e alle minacce di un potere e di un sistema malsano, e per questo fu assassinato da ignoti sicari mafiosi il 2 marzo 1948 all’Albuchia, feudo della campagna tra Gangi e Petralia Soprana, mentre lavorava, con l’aratro tirato dai muli, il campo di fave da lui seminato nel precedente autunno.
     In questo libro, oltre alla storia dell’amore di Epifanio Li Puma per la terra e per la vita, oltre all’opera sindacale e politica sua e dei suoi più stretti collaboratori, si raccontano per a prima volta, e doverosamente, le drammatiche vicissitudini della famiglia rimasta senza padre e senza marito.

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In memoria dell’eroe Pietro Attinasi ha scritto un testo teatrale dal titolo Epifania del Trono Vuoto, in corso di pubblicazione, volendo dare una risposta all’interrogativo: cosa penserebbe e come agirebbe oggi, nella situazione culturale, sociale, economica e politica in cui vive l’umanità di tutto il mondo, un sindacalista e un politico delle lotte sociali del secondo dopoguerra, come il siciliano Epifanio lui Puma ucciso dalla mafia durante le lotte per l’occupazione delle terre?
Il trono vuoto nell’evento teatrale proposto da Attinasi rappresenta il simbolo dell’abdicazione del potere politico a favore dell’élite finanziaria mondiale.
Abdicazione che Epifanio, in scena come Fantasma Bianco, ma anche come Contadino Colto, contrapposto al Sicario – Fantasma Nero – Scafista, svela al pubblico nel corso degli eventi che si susseguono in scena, a partire dal dialogo con il personaggio della Volontaria ONG.    Se tale è la denunzia, la soluzione non è la facile rassegnazione, ed emergerà nell’intreccio le persone e gli strumenti che si scontrano, si incontrano, interagiscono nella Piazza del Popolo di un paese siciliano contemporaneo:
Seggio Parlamentare, Megafono, Epifanio Li Puma- Fantasma Bianco-Contadino, Sicario-Fantasma Nero-Scafista, Volontaria Ong, Pensionata siciliana, Uomo della City, Undici Spettatori, Coro di Rap-Voci-Tamburi-Balli Canzoni, Flash Mob del Popolo Sovrano, Post-it, Nonno, Bambina.
     Il video che qui si propone è stato realizzato dalla casa editrice dei Libri che ascono sulle Madonie per la rubrica Pagine dal Borgo.
Dopo una breve introduzione di Arianna Attinasi ripresa a Raffo accanto al Monumento alla memoria di Epifanio Li Puma, Egle La Placa, sua pronipote, leggerà alcuni dialoghi del testo teatrale.Concluderà Santo Li Puma con in mano il suo libro pubblicato 15 anni fa ma sempre attuale.

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