FAVOLA SIGNIFICA, DONNE PRIGIONIERE. MARIA ROSARIA CAMMARATA E DAMIANO MACALUSO. GANGI 5 AGOSTO ORE 18:30.
L’inaugurazione della mostra fotografica Donne prigioniere di Damiano Macaluso, farà da scenario alla prima presentazione assoluta del romanzo di Maria Rosaria Cammarata, Favola significa.
L’evento tanto atteso si svolgerà domenica 5 agosto 2018 alle ore 18:30 nella magnifica Scalinata della Matrice in Via Enea.
Interverranno
Francesco Migliazzo, sindaco del Comune;
Concetta Quattrocchi, assessore alle politiche sociali;
Carmelo Zaffora, scrittore,
Santi Cicardo, attore e regista;
Arianna Attinasi, Edizioni Arianna;
l’Autrice del romanzo;
l’Autore della mostra.
Modererà gli interventi la docente Nina Vazzano.
Il progetto Donne Prigioniere ha origine dalla spiccata sensibilità di un uomo che, da sempre, ha mostrato un notevole interesse per il mondo delle donne e delle tante problematiche ad esso correlate. Nel caso specifico, l’artista ha voluto dare spazio alle donne vittime di una società ancora troppo spesso maschilista e assoggettate all’uomo.
In mostra è un insieme di immagini attraverso le quali si raccontano la paura, il terrore, i segreti più intimi e profondi che ogni donna, vittima di abusi, porta dentro sé in una sorta di prigionia mentale. Alcune delle foto della mostra corredano la copertina e l’interno del libro.
Favola significa, è un romanzo venuto fuori come risultato del desiderio dell’autrice di ascoltare dalla voce della nonna e dei genitori, e tramandare, i racconti di un periodo storico e sociale particolare vissuto nel contesto di un piccolo comune siciliano. Il desiderio di tramandare si unisce in questo caso alla necessità di farlo attraverso figure femminili forti che sfidano, con la loro unione e il potere solidale che ne deriva, l’arrogante e prepotente mondo di uomini come Don Ciccio Amertana.
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Lev Tolstoj amava dire, a chiunque avesse aneliti di scritture, questa frase essenziale: “se parli di Parigi sarai un provinciale, se parlerai del tuo villaggio diventerai universale”. [Carmelo Zaffora, dalla Prefazione]
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