Francesco Dolce al Teatro Comunale di Cefalù. Presentazione del libro Dietro ogni nuvola c’è sempre il sole

Francesco Dolce presenta il suo libro Dietro Ogni nuvola c’è sempre il sole. Autobiografia in movimento.

Cefalù, 10 ottobre 2020 ore 18.00, appuntamento al Teatro Comunale, Via Spinuzza 113.

Francesco Dolce presenta il suo libro Dietro Ogni nuvola c’è sempre il sole. Autobiografia in movimento.

Intervengono
Rosario Lapunzina, Sindaco del Comune;
Vincenzo Garbo, assessore alla cultura
Clara Aiosa, curatrice del libro;
Martino Spallino;
Arianna Attinasi;
Letture di Vincenzo Giannone.

L’autobiografia di un uomo pubblico che si racconta come persona, senza parlare del suo essere stato nella prima repubblica dirigente socialista, consigliere provinciale, sindaco di Polizzi Generosa, presidente del Consiglio comunale e vicesindaco di Cefalù, nonché candidato al Senato non eletto per pochi voti.

Mia madre, all’età di diciannove anni, nel pieno della seconda guerra mondiale, si innamorò di mio padre, un militare in servizio, con il quale in occasione di una licenza straordinaria pianifica la classica fuitina spinti entrambi dalla passione e convinti di realizzare il loro sogno d’amore. Non si piegarono neanche di fronte all’opposizione forte dei miei nonni che sostenevano l’inopportunità di un matrimonio in piena guerra.

A fatto compiuto, prima che mio padre ripartisse per il fronte, fu necessario celebrare un “matrimonio riparatore,” ma dopo la licenza straordinaria di quindici giorni non ci furono più attenuanti; così mio padre ripartì per la guerra, destinazione Grecia; ignaro, forse, che in quei pochi giorni d’amore, mia madre fosse rimasta incinta.

Consapevole delle difficoltà in cui l’esercito italiano operava e del pericolo che correva, mio padre scrisse un’accorata lettera a mia madre, pervenuta qualche mese prima della mia nascita. Nella missiva descriveva, nei particolari, i rischi della guerra e chiudeva con la seguente frase: «Non so se nel corso dei nostri rapporti ti sei ritrovata incinta, se così fosse sarebbe un grande dolore per me non potere vedere e conoscere mio figlio».

Finita la guerra, sull’uscio di casa dei nonni, in Vicolo Signorino n. 24, si presentava il cugino Saverio Dolce, padre dello stilista Domenico. (continua)

 

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