Realizzati 45 murales in 18 comuni della Città Metropolitana di Palermo con il progetto I ART MADONIE.
Pubblicato il Catalogo delle opere realizzate da ben 38 artisti nazionali e internazionali nei Comuni di Geraci Siculo, Gratteri, Lascari, Scillato, Sclafani Bagni, Valledolmo, Aliminusa, Alimena, Bompietro, Caltavuturo, Castelbuono, Cerda, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, San Mauro Castelverde, Sciara, tutto facenti parte della Città Metropolitana di Palermo, che ha promosso il progetto proposto dall’Associazione i World e nel cui ambito si è svolta anche l’iniziativa MILLEPERIFERIE di cui si dà conto nel volume dall’omonimo titolo (vedi qui)
<< Raccontare il patrimonio culturale immateriale e trasmettere il valore intrinseco che esso ha per le comunità che lo custodiscono e lo nutrono – scrive Cinzia Costa, antropologa e curatrice scientifica, nella sua introduzione al volume – è un’impresa non di poco conto. Ricerche e studi, raffigurazioni fotografiche o video, riescono spesso a catturare solo alcuni aspetti della poliedricità degli elementi culturali, che per loro natura sfuggono a classificazioni statiche e rappresentazioni monolitiche. Da uno scatto fotografico o attraverso la lettura di un testo di ricerca antropologica, difficilmente si potrà comprendere a fondo la pesante e inestimabile eredità che si nasconde dietro le abili mani di una anziana ricamatrice, che intrecciano e annodano velocissime sottili fili di cotone; non sarà facile comprendere la forza di un gesto rituale, di un “misterioso” simbolo o di una radicata credenza religiosa se non attraverso l’incontro diretto con chi rappresenta questi valori, e in qualche modo li “agisce”.
Sono dunque le persone stesse e le relazioni che intercorrono tra loro a dare senso al patrimonio culturale immateriale e l’arte è un mezzo che, attraverso la reinterpretazione e la sensibilità degli artisti, riesce forse meglio di altri a restituire e raccontare lo spirito e l’anima della Cultura, intesa nella sua accezione popolare e antropologica, come Edward Burnett Tylor1 faceva già notare alla fine del XIX secolo.
Nell’arco della storia l’arte è spesso stata mezzo di comunicazione interclassista, sin da quando le miniature o la pittura sacra assurgevano al compito di trasmettere messaggi e istruire la popolazione analfabeta. Seppure il connubio tra popolo e arte si sia nel corso dei secoli dissolto e disgregato, l’avvento della dell’arte urbana ha in qualche modo contribuito a invertire questa tendenza, ricostituendo un binomio che è autentico e per nulla contraddittorio. La street art, nata negli anni ‘70 del Novecento con l’esplosione del graffitismo (termine che nell’etimologia richiama arcaici elementi pittorici), nasce infatti come processo artistico bottom up, che afferma una riappropriazione, da parte degli individui e delle collettività, dello spazio pubblico. Proprio per questa sua matrice “popolare”, che vede gli artisti provenire dalle stesse comunità urbane, la street art riesce ad incarnare e esprimere in modo autentico e credibile l’anima e la ricchezza intrinseca delle comunità.
Il valore del progetto I ART Madonie è proprio quello di aver costituito una occasione di incontro e di scambio tra le comunità dei Comuni coinvolti e i 38 artisti. Le opere d’arte realizzate sono certamente la raffigurazione del canale espressivo che caratterizza ciascun artista, ma sono anche la testimonianza e la materializzazione di una rete di relazioni che è nata tra artisti, proprietari degli immobili che ospitano le opere, abitanti dei paesi,Amministratori comunali e tutto lo staff del progetto.
Tutti gli elementi del patrimonio culturale immateriale rappresentati dalle opere di street art, ma anche dalle opere di arte digitale, racchiudono in sé delle storie, che gli abitanti dei paesi hanno voluto consegnare agli artisti, e che, grazie ai murales realizzati e alla fruizione dei nuovi strumenti digitali messi a disposizione del progetto, verranno consegnate a tutti coloro che beneficeranno di queste opere d’arte.
In questo senso la realizzazione di tutte le opere d’arte costituisce non il traguardo del progetto, ma un importante punto di partenza che vedrà, e vede già, tutte le comunità protagoniste di un processo rigenerativo e di rinnovamento culturale.>>
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