I Art Madonie. Un viaggio tra arte urbana e patrimonio culturale immateriale

Descrizione

Titolo: I Art Madonie. Un viaggio tra arte urbana e patrimonio culturale immateriale
Autore: AA.VV. artisti partecipanti al progetto I ART MADONIE.
Curatela scientifica: Cinzia Costa
Curatela editoriale: Giuseppe Antista
Editore: Edizioni Arianna
Pagine:142
Prezzo: 00,00 (“attività 5.1 – in seno al progetto I Art Madonie – il polo diffuso per la riqualificazione urbana delle periferie dei Comuni delle Madonie (ACRONIMO I ART Madonie). – CIG ZC4362E029”)
ISBN: 9791280528193
Luogo di pubblicazione: Geraci Siculo
Anno: 2022.

Catalogo delle opere realizzate nei Comuni di Geraci Siculo, Gratteri, Lascari, Scillato, Sclafani Bagni, Valledolmo, Aliminusa, Alimena, Bompietro, Caltavuturo, Castelbuono, Cerda, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, San Mauro Castelverde, Sciara, Città Metropolitana di Palermo

Murales Street Art, autori:
Mikhail Albano, Alva Moca, Atez, Riccardo Buonafede, Caz.L, Mafille Coquelicot, Allegra Corbo, Angelo Crazyone, Dinho Bento, Abramo Gianfranco (in arte ENCS18), ENCS18 e WEB3, Aurelio Billitteri (in arte Ermesart), Feleon & Marije Maria, Frode, Filippo Giovanelli, Alessandro Suzzi, Guerilla Spam, Jennifer Erny (J3RNY), LA 180, Ljubiza Mezzatesta, Luca Font, MAPECOO (María Peña), Riccardo Matlakas, Mister Thoms, NAÏS, Giulia Salamone (NOEYES9), NSN997, OblogoestoRounds (OGTR), Laura Pitingaro, RAME13, RISE, Irene Russo, Seba Mat, César de Fernando (Soen) Bravo, Angela Sottile, Teddy Killer, Tilf, Amalia Tucci, Web3.

Digital Art, autori:
Giancarlo Caruso, Cristina Castello, Gandolfo D’Angelo – Sara De Velis, EØS (Riccardo Centimeri – Giovanni Crovetto, Luciano Fabale, Emanuele Messina, Diego Perez, John Sacco, Angela Sottile, Thauma (Lorenzo Tonda – Federico Niccolai), Alessandra Zini.

appARizioni autori vari: 
sculture pictomatiche a cura del progetto I Art Madonie.

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Introduzione al libro, di Alessandro Ficile,
Amministratore Unico SO.SVI.MA S.p.A, capofila del progetto:

“Dopo un lungo e non semplice percorso durato quasi 6 anni (è infatti del maggio 2016 l’emanazione del DPCM con il quale è stato pubblicato il bando contenente le modalità e la procedura di presentazione dei progetti per la riqualificazione urbana), possiamo tracciare un primo bilancio che, ovviamente, tenga conto del processo che ha consentito la realizzazione del progetto integrato, che ha coinvolto un ampio e denso partenariato pubblico (18 comuni) e privato (3 società) e che ci ha impegnati nella qualità di soggetto capofila.
Un progetto integrato che, fin dalle sue fasi iniziali, ha fatto leva su un approccio diverso ed innovativo al tema complesso ed assai sfaccettato della rigenerazione urbana: un approccio che ha voluto tenere uniti gli interventi materiali di recupero e di riqualificazione con quelli immateriali, ovvero della ricerca e del recupero identitario prima e della ri-costruzione delle relazioni comunitarie dopo. Queste relazioni hanno sempre caratterizzato la comunità madonita, rinnovandone vita, intensità e storie; il loro appannarsi ed affievolirsi ha consentito e accompagnato i processi di materiale degrado degli immobili presenti nel tessuto urbano.
Le ricerche storiche e il recupero di memoria collettiva hanno avuto un momento di esaltazione e di spettacolarizzazione innovativa grazie alla pianificazione e realizzazione (a cavallo tra il 2021 ed il 2022 e quindi in piena pandemia) del più importante intervento di street art tenutosi in Italia, che ha interessato complessivamente 18 comuni, coinvolto 38 artisti di livello nazionale ed internazionale e consentito di realizzare 45 murales. Gli artisti hanno dapprima tratto spunto ed ispirazione dalle analisi storico-antropologiche condotte nel corso del progetto e poi dal confronto vivo, diretto e partecipato sia con i proprietari degli immobili, che hanno risposto con grande entusiasmo agli avvisi pubblici volti ad individuare gli edifici sui quali realizzare le opere artistiche, che con le comunità che, con interesse e fervida mobilitazione, hanno seguito la realizzazione delle opere di street art.

Le suddette comunità sono depositarie della narrazione retrospettiva che conferisce ai borghi il sapore e il valore storico e culturale, inteso come primaria economia d’ambiente, esternalità positiva che offre ai progetti di vita e di impresa che si vogliono accogliere nuove e diverse ragioni di solidità e di successo.
Comunità che ancor più sono il tessuto generativo capace di alimentare il sogno di una immagine nuova della quotidianità dei luoghi, nuova nelle attività che vi si svolgono, nelle persone che li frequentano, nelle relazioni che vi si costruiscono, nella prossimità come nel cosmopolitismo delle biografie accolte, prima che delle tec- nologie utilizzate. Comunità madonite che hanno messo al centro l’uomo e la sua creatività.”