l’ordine degli architetti di palermo presenta il libro di francesco grimaldi, coesione e sviluppo territoriale. l’approccio integrato in sicilia. CON IL PATROCINIO DELL’ANCE.
Si svolgerà a Palermo, martedì 11 dicembre ore 15:00 -19:00, a Palazzo Forcella De Seta (ANCE), Foro Italico Umberto primo n. 21,ad opera dell’Ordine degli Architetti, il seminario di presentazione del libro di Francesco Grimaldi, Coesione e sviluppo territoriale. L’approccio integrale in Sicilia.
Saluteranno i presenti Francesco Miceli, Presidente dell’Ordine; Mario Chiavetta, Consigliere responsabile Dipartimento Cultura e Angela Pisciotta, del Comitato di Presidenza dell’ANCE.
Interverranno
Felice Bonanno, Esperto della Programmazione regionale e locale (coordinatore del seminario);
Arianna Attinasi, Edizioni Arianna;
Marcello Panzarella, Professore ordinario di Composizione architettonica e urbana;
Aurelio Coppola, esperto dello sviluppo locale;
Fabio Montagnino, Direttore generale Consorzio ARCA;
L’Autore.
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“Bisogna constatare, con una certa amarezza, che nonostante i numerosi piani territoriali e settoriali elaborati a livello regionale e sub regionale negli ultimi decenni, è mancata una visione unitaria e organica del territorio siciliano e del suo sviluppo.
(…) Il tentativo effettuato agli inizi degli anni ’90, che stava conducendo all’adozione di un “Piano Regionale di Sviluppo Economico Sociale” (peraltro previsto dal dettato normativo – Legge regionale n.6 del 1988), si è bruscamente interrotto e da allora si è sviluppata un’intensa attività pianificatoria, tanto settoriale quanto operativa, che ha generato una ridondanza programmatica e, in molti casi, palesi contraddizioni tra diverse strategie e previsioni programmatiche che si riflettono sulla prassi amministrativa e, in ultima istanza, sull’effettiva capacità di governo dello sviluppo territoriale.
(…) Certamente occorre fare una riflessione profonda, a partire da alcuni concetti che questa visione organica ci propone, per favorire quell’integrazione territoriale da più parti evocata e richiesta, senza forse comprenderne a pieno le implicanze di ordine amministrativo e programmatorio.”
(…) In mancanza di una qualsivoglia spinta ‘ideale’, la programmazione regionale in Sicilia rischia di ridursi a un mero esercizio formale e procedimentale. [Dalla POSTFAZIONE]
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