RANDAZZO PRIMA PRESENTAZIONE CALENDARIO 2017 STATALE 120

Randazzo prima presentazione del calendario 2017 Statale 120.

Randazzo Prima presentazione del calendario 2017 della Statale centoventi.
Si svolgerà sabato 14 gennaio alle ore 17 al Museo dell’Opera dei Pupi, Largo San Giuliano a Randazzo, città dei tre Parchi dei Nebrodi dell’Etna e dell’Alcantara, la prima presentazione del calendario della statale 120, di Pietro Attinasi, illustrato da Pia Panzarella e dedicato al grande poeta dell’Antigruppo Siciliano, Santo Calì, di Linguaglossa.

Interverranno il Sindaco Michele Mangione, Marinella Fiume (un suo testo sulla Riserva di Fiumefreddo è pubblicato nel calendario), Pietro Attinasi, Arianna Attinasi e Alessandra Distefano (una sua poesia è pubblicata nel calendario). Randazzo Terra prelibata, così definita in un diploma del Re Giacomo nell’anno 1286 e Civitas Randatii, titolo datale dall’imperatore Carlo V, ma anche Rannazzu, cioè grosso borgo.
Città di antichissima origine, fu abitata da greci e latini integrati cpn le popolazioni indigene. Rifugio delle popolazioni costiere durante le incursioni dei saraceni che penetravano dal Mar Ionio verso l’interno della Sicilia attraverso il letto del fiume Alcantara.
Come tutta la Sicilia il paese fu occupato dagli Arabi nel IX secolo e fu conquistata poi dai Normanni che favorirono l’immigrazione di popolazioni gallo italiche, i cosiddetti Lombardi. Città demaniale, fiorentissima sotto l’imperatore Federico II, occupata con le armi personalmente da suo figlio Manfredi che qui si fece acclamare Re di Sicilia, abbracciò infine la causa aragonese nella Guerra del Vespro.
Con Federico I d’Aragona, incoronato a Palermo primo Re della nazione siciliana nel 1295, dopo la nomina avuta dal Parlamento Generale riunito a Catania, Randazzo godette del privilegio di ospitare nel periodo estivo la Corte Reale per quattro mesi all’anno, diventando una delle più popolose città dell’Isola dopo Palermo e Messina.
Il 3 giugno 1411 Randazzo ospitò la regina Bianca di Navarra, vicaria del Regno di Sicilia e futura moglie del re di Aragona Giovanni di Penafiel, che però, prima di esser tale, inaugurò il vicereame aragonese (1415), con la perdita ahimè dell’indipendenza della nostra Isola.
Randazzo, il 17 -18 ottobre del 1535 accolse l’imperatore Carlo V che, nel suo viaggio di ritorno da Tunisi per Messina, non poteva non soggiornare almeno per una notte nel proprio Palazzo Reale, dalla cui finestra si affacciò e disse al popolo che o acclamava: “Siate tutti cavalieri”.

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