L’altra moneta. Womanesimo e natura (Dall’avere all’essere)

15.00

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Descrizione

Titolo: L’altra moneta.
Womanesimo e natura (Dall’avere all’essere)
Un nuovo rapporto tra religione, economia e scienza?
Autore: Antonino Galloni
Editore:
Edizioni Arianna.  
Pagine:
160
Prezzo:
€ 15,00
ISBN:
978–88–99981–79–2
Luogo di pubblicazione:
Geraci Siculo
Anno pubblicazione:
2019

Intervista all’autore su Rai Uno


Quanto potra’ durare questo capitalismo ultrafinanziario?
a pag. 59 la risposta:

“… non ostante le previsioni di molti esperti – questo capitalismo ultrafinanziario e ultra indebitato appare più solido di quanto non sembri: infatti, gli evidenti squilibri finanziari possono tutti essere affrontati con un click del computer.
Questo sistema (ultra)finanziario non salterà per ragioni contabili o monetarie di sostenibilità debitoria; ma, più probabilmente, per ragioni sociali e provenienti dall’economia reale.
Cerchiamo di vederne le tre ragioni.
In primo luogo – sempre rimanendo in ambito PAI (Paesi di Antica Industrializzazione) – perché non c’è ripresa: le uniche politiche economiche sono state quelle di taglio delle tasse che hanno richiesto tagli della spesa pubblica. Quest’ultima, abbiamo visto, è stata demonizzata; ma, a dette condizioni, le maggiori risorse arrivate nelle tasche della classe media per via della riduzione delle tasse, sono state ampiamente superate dalle maggiori spese private dovute ai tagli dello Stato Sociale: sanità, trasporti, istruzione dei figli. Quindi, la classe media si è trovata con meno risorse da destinare ai consumi.
I poveri non hanno beneficiato del taglio delle tasse, ma, nella migliore delle ipotesi, sono rimasti a carico dei sistemi pubblici, magari privatizzati o peggiorati.
I ricchi – la cui funzione non è quella di sostenere direttamente i consumi (per definizione, infatti, hanno già quanto desiderano) – effettuano solo investimenti finanziari: perché investire nell’economia reale, dove i rendimenti sono incerti, se non c’è la ripresa?
Quest’ultima deriverebbe da un aumento autonomo della spesa pubblica; ma la spesa pubblica è frenata dalla moneta a debito, in quanto le istituzioni sono controllate da chi rappresenta la cultura contraria alla emissione di moneta non a debito.” [pag.59] …

….

E le donne?
La chiave sta nell’amore e nella procreazione

“Prendete il libro. Apritelo a qualsiasi capitolo, non vi perderete in labirintici concetti intellettuali, spesso di difficile comprensione. Avete una bussola tra le mani, un prezioso punto di partenza, per riflettere sul perché di tutto ciò che ci sta accadendo.
I punti cardinali ci consentono di mantenere l’equilibrio in un sistema complesso che chiamiamo economia e moneta.
Sistema che non può essere compreso se scisso dalla storia culturale e sociale dell’essere umano.page124image64032704 page124image64060416 page124image64054080 page124image64172992 page124image64197120 page124image64121728
In principio era il vero, coscienza della natura e delle esigenze primarie. Uomo e Donna in sinergia per la difesa e tutela della tribù. La dimensione sociale dell’individuo si esprimeva nei rituali e nella struttura stessa della comunità. Nell’analisi storica l’uomo ha interpretato i simboli, attraverso la ragione e il sentimento. Dimenticando che la natura tende sempre all’equilibrio. Galloni strizza l’occhio ai Misteri Antichi per fornirci una chiave di lettura del passaggio dalla caccia all’agricoltura.
La chiave sta nell’amore e nella procreazione. Il big bang cosmico che è principio di vita e trasformazione. L’aumento della popolazione stimola il linguaggio sotterraneo della Natura, che trasmette all’ecosistema il nuovo codice. La differenza diventa necessità e si avvia il processo di trasformazione. Le condizioni climatiche, l’antropomorfismo della natura e le nuove esigenze agricole, per coprire il fabbisogno, creano una nuova dimensione sociale.
Quando l’uomo traccia la prima linea per dividere i territori destinati alla coltivazione, innesta il concetto di proprietà, la radice del divide et impera, che sarà il modello di espansione prima orizzontale e poi verticale, dei dominatori.
L’élite femminile, a cui da secoli era affidata la custodia della società, si trasforma anch’essa.”
Aleida Lima, Postfazione